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L’Editoriale: “Avanti Popolo … Anzi, NO! AAA Fase 2 cercasi”

DiGiuliano Monari

Apr 27, 2020

Di Giuliano Monari – Avanti Popolo … Anzi, NO! AAA Fase 2 cercasi

Tutti fuori, restando a casa. Si potrebbe sintetizzare così la lunga, quasi inutile, conferenza – come sempre ad orari improponibili per i giornali cartacei – dell’illustrissimo premier Conte. Persino la CEI, e ho detto la CEI, ha sbottato dopo aver sentito che si potrà andare al museo ma non in chiesa. Si, avete capito bene: musei e mostre si, messe no. Una lunga tiritera di forse, ma, se …. La totale mancanza di fiducia nei confronti del popolo italiano che, finora, ha accettato questa lunga agonia senza quasi battere ciglio. Tutti, dico tutti, si aspettavano un atto di coraggio da parte del Governo, un atto che è clamorosamente mancato: a reti unificate. “Non sarà un liberi tutti” è l’unica cosa che gli italiani hanno capito bene. Quindi: tutto come prima o quasi, con qualche strana, piccola digressione sulle precedenti norme restrittive della libertà personale e della libertà di fare impresa. Un guazzabuglio di considerazioni, di annunci non annunci, di promesse, di se, di forse, di “ma vedremo”, per annunciare? Niente. La sola cosa chiara è che manca il coraggio di fare ripartire, pur con grande attenzione e nella massima sicurezza, un’economia che non sa più a che santo appellarsi. Caro Premier, hai deluso. Ancora una volta, preso dalla tua smania di ‘annuncite’, hai fatto stare col fiato sospeso (e di fiato oramai gli italiani ne hanno veramente poco) milioni di persone, di imprenditori, di commercianti, di famiglie, di associazioni, senza, e dico senza, proporre nulla di più di quanto si sapeva da mesi. Non ci siamo. Servono davvero le ‘palle’ per riportare l’Italia in pista. Servono sodi, quelli veri, non quelli promessi; soldi a fondo perduto, non quelli che le banche ti danno per pagare i debiti pregressi; serve annullare le cartelle esattoriali, non rimandarle, serve un vero Piano di rilancio. Invece? Ancora autocertificazioni, ancora divagazioni su date che forse, ma vedremo, se sarete bravi, se la curva non crescerà. I Comuni soffrono, hanno bisogno di Stato, i cittadini rischiano di ammalarsi stando in casa. Qui la cura rischia di diventare davvero più pericolosa del virus. Ma cosa ci attende quando, bontà ‘Sua’ passeremo sotto le forche caudine di questa lenta marcia verso l’ignoto? Il Mitico Piano per la Fase 2. Il Piano (unica verità, piano, piano, con calma, tanto le imprese si riposano in attesa della ripartenza) per la Fase 2 partirà dal 4 Maggio. Il Commissario Arcuri interverrà con ordinanza per calmierare il prezzo delle mascherine, intorno a 0,50€ e il governo ne eliminerà l’IVA (dicono). In generale, un fiume interminabile di parole che poi fanno perdere la bussola. E se Conte porta INPS come esempio, beh, allora: “Houstonwe have a problem“. Deroga per visite mirate per ricongiungimento familiare. No party familiari (ci sta). Si mantengono i divieti di assembramenti in luoghi pubblici e privati (anche questo ci sta). Come annunciato, dunque, sarà consentita la ripresa dell’attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa (chissà se sapremo, stavolta, di quanti metri ci si potrà allontanare dalla ‘maison‘. Consentite le cerimonie funebri fino ad un massimo di 15 persone (però senza passare da una messa funebre, boh). Allo studio un pacchetto di misure per riaprire, nelle settimane future, le cerimonie religiose (intanto il Premier incassa il ‘niet’ della CEI). Elencate una serie di attività produttive e commerciali all’ingrosso, in vigenza di protocolli di sicurezza, che potranno aprire dal 4 maggio. Identificate una serie di indicazioni per rivedere eventuali nuove misure restrittive in caso di crescita dei contagi. Il 18 Maggio è in programma una serie di aperture per il commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche nonché allenamenti degli sport di squadra (nessuna parola per associazioni e piscine). Il Primo Giugno è in programma l’apertura di bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti. Su scuola e di sostegno ai figli? non pervenute. Ora attendiamo di vedere il testo di questo corposo ed articolato DPCM, di questi 30 minuti possiamo portare a casa (rubo dal Web) come take home message una estrema cautela. Mmhhh.

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