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PD: “COMPRENSIVI, Una riforma senza senso quella proposta dalla Giunta Toselli”

DiGiuliano Monari

Ott 13, 2017

“Perché tanta fretta? Fermatevi e ragioniamo. Evitiamo danni”
E’ particolarmente importante l’iniziativa assunta in modo unitario dal mondo sindacale della scuola che ha portato ad un incontro pubblico per lunedì prossimo (16 ottobre).
In assenza di questa iniziativa l’Amministrazione Toselli avrebbe con ogni probabilità continuato a portare avanti questo assurdo proposito di stravolgimento del sistema degli Istituto Comprensivi centesi nella più totale assenza di vero confronto.
Come Capogruppo del Partito Democratico esprimo dunque forte preoccupazione sul fronte del metodo: una riforma che ha una tale portata, impattando direttamente nella vita di migliaia di studenti e delle loro famiglie, non può essere portata avanti con tempi contingentati ed in assenza di un confronto vero.
Questa ipotesi di riforma, al di là del merito, parte in oggettivo ritardo. Questo vorrebbe dire correre. A testa bassa. Senza ascoltare e confrontarsi con nessuno. Come è stato fatto sino ad ora.
Di qui la PROPOSTA di buonsenso: rinviare questa scelta al prossimo anno scolastico e dare alla città ed alle sue istituzioni tempi seri di dibattito e confronto.
Senza continuare a bluffare, come quando si afferma che “la Commissione consiliare ha dato l’ok alla riforma”. Questo è falso. Anzi è proprio assurdo dal momento che la Commissione non ha alcun potere di dire “sì” o “no” a nulla. E’ un organismo di confronto e di analisi della proposte di deliberazione. Tutto qui.
Dire poi che “la proposta è stata sviscerata” dopo una riunione di meno di due ore, senza nemmeno la presenza dei dirigenti scolastici né dei sindacati; senza sentire nessun operatore della scuola, senza leggere la norma…. E’ a sua volta solamente “fumo di democrazia”. Serve invece “arrosto di democrazia”: partecipazione vera. Confronto vero.
Occorre dare risposte convincenti a tanti dubbi.
Ne cito alcuni:
1) Con questo stravolgimento si perderà continuità didattica.
Con graduatorie di docenti e personale Ata completamente rifatte in funzione dei possibili futuri Comprensivi non c’è nessuna certezza che gli alunni abbiano per il prossimo anno scolastico gli stessi insegnanti di quest’anno.
2) Con questo stravolgimento si azzera il lavoro fatto sino ad ora per un efficace passaggio da un ciclo di scuola all’altro.
Cambiando i Comprensivi per molti alunni cambierà la scuola “media” (secondaria di primo grado) di riferimento e quanto fatto sino ad ora dagli insegnanti della Primaria per coordinare i programmi dei due corsi di studi andrà sprecato.
3) Con questo stravolgimento si perderanno posti di lavoro.
Il meccanismo di assegnazione del personale è infatti legato alle dimensioni dei Comprensivi ma riduce la proporzionalità oltre i 1200 alunni. Dunque avremo meno personale ATA e, forse, anche meno forza nel chiedere docenti di ruolo.
4) Dunque: meno vigilanza nei corridoi, meno sicurezza, meno servizi.
5) Si perderà personale di segreteria.
Dunque meno efficienza, tempi più lunghi per le risposte amministrative. Oltre a altri posti di lavoro in meno.
6) Si perderà una Dirigenza scolastica.
Dunque peggiorerà il rapporto diretto con il Dirigente scolastico. Non è possibile né ragionevole pensare che un dirigente possa avere la stessa presenza, la stessa disponibilità, la stesso presidio su un Comprensivo da 800 alunni e in uno da 1900…
7) Due Comprensivi su tre saranno fuori norma ed uno sarà già al limite, senza spazi di espansione.
La norma infatti è chiara: i Comprensivi hanno una dimensione ottimale di 900 alunni e possono oscillare da 600 a 1200. Noi ne avremmo uno da 1200, uno da 1900 ed uno da 1100, già al limite anche quest’ultimo.
8) Non è vero che migliora la stabilità. Perché la stabilità già oggi non è a rischio.
Un semplice calcolo matematico lo dimostra: oggi abbiamo quattro Comprensivi da 800 alunni (abbondanti) di media per un totale di 3200 alunni (in realtà sono più di 3400…). Saremmo a norma anche con quattro Comprensivi da 600 alunni, ovvero con 2400 alunni, 1000 (mille) in meno.
A questo si aggiunge l’inclusione dei 500 alunni dell’ex Comprensivo di Sant’Agostino. Si avrebbe dunque un margine di “stabilità” di 1500 alunni. Un numero enorme. A meno che non si pensi ad esodi biblici…
9) Si perderanno risorse economiche
Con i nuovi Comprensivi verrà azzerato tutto lo sforzo di progettazione didattica fatto in questi anni e tutti i progetti ministeriale approvati andranno persi. Si parla di oltre un milione di euro di risorse che sparirebbero dal nostro territorio.
QUESTI I CONTRO.
Sull’altra colonna vanno i “pro” che non riesco comunque a vedere. Né questa Amministrazione comunale del resto li ha illustrati.
I plessi scolastici non c’entrano nulla. Nulla c’entra Corporeno o le Pascoli (l’attuale sistema dei Comprensivi era nato ante terremoto con le Pascoli ancora agibili e tornerà a funzionare come prima una volta recuperato l’edificio).
Sgombrando il campo dalle bugie raccontate sino ad ora rimane una proposta di riorganizzazione che non ha alcun senso perché indebolirebbe la nostra Comunità, peggiorerebbe il servizio senza alcun vantaggio.
Fermiamoci dunque e ragioniamone più seriamente.
Non facciamo salti nel buio né forzature contro il futuro del nostro comune.
Piero Lodi
Capogruppo – Gruppo consiliare
del Partito Democratico di Cento

foto di repertorio