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TRE GIORNI DEDICATI A CENTO CAPITALE DELLA LIUTERIA

DiGiuliano Monari

Nov 25, 2019

Tre giorni di musica, tre giorni per ricordare che Cento è stata una città fondamentale per la storia della liuteria mondiale, e soprattutto “capitale” della chitarra, scoprendo che chitarristi di tutto il mondo hanno guardato per oltre un secolo a questa città come ad un mito.

I 150 anni dalla nascita di Luigi Mozzani, e le celebrazioni che Cento e Pieve di Cento gli hanno giustamente dedicato, sono stati l’occasione per ritrovare questa storia: un’operazione culturale che ha acceso finalmente i riflettori su una delle più importanti eccellenze di questo territorio.

Luigi Mozzani, faentino di nascita, visse a Cento dal 1908 fino alla vigilia della seconda guerra mondiale. Fu chitarrista e compositore di valore, ma soprattutto qui impiantò la sua attività di liutaio di fama internazionale, creando un laboratorio di produzione che divenne la prima vera e propria “scuola di liuteria” al mondo.

Un’attività destinata a lasciare il segno nella comunità centopievese, se è vero che negli anni erano ormai decine, tra Cento e Pieve, i laboratori di liuteria. E che proprio da Cento partì uno degli allievi migliori di Mozzani, Mario Maccaferri, professore di chitarra, concertista in tutta Europa e genio dell’imprenditoria liutistica, inventore della chitarra a “spalla mancante” (sua la celebre “Django Reinhardt”), emigrato a produrre chitarre prima in Francia e poi negli States, dove fece successo creando anche violini, ukulele, e persino brevettando oggetti di uso quotidiano.

Un segno che oggi continua a vivere grazie alla Scuola di artigianato artistico del Centopievese, che dal 1982 a Pieve di Cento ha ricominciato a formare nuove generazioni di liutai, riprendendo e rilanciando in grande stile quella che può senza dubbio considerarsi una tradizione sulle due sponde del Reno.

Per tre intense giornate, fra Cento e Pieve di Cento, per iniziativa della Fondazione Teatro Borgatti, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, si è finalmente parlato di questa storia, fatta di musica, arte e imprenditoria di successo nel mondo. Lo si è fatto con un “bis” di concerti: il primo, sabato 23 novembre nella splendida chiesa cinquecentesca dei Santi Sebastiano e Rocco a Cento, con la partecipazione del Comune di Castelfidardo (città nota per la fisarmonica, ma in realtà sede della Farfisa, cui Mozzani affidò la produzione su larga scala delle chitarre inventate a Cento). Il concerto dei Brotherhood2, chitarra e fisarmonica, originari della città marchigiana, Cesare e Carlo Sampaolesi accompagnati dall’assessore alla Cultura del Comune di Castelfidardo Ruben Cittadini, con presentazione della figura di Mozzani da parte di accompagnati da Francesco. Il secondo domenica 24 novembre al teatro Alice Zeppilli di Pieve con il duo chitarra e mandolino di Sergio Zigiotti e Fabiano Merlante.

Un’attenzione particolare è stata dedicata ai bambini e proprio da loro venerdì scorso al Piccolo Teatro Borselli sono iniziate le celebrazioni, allo scopo di mantenere viva la storia e tramandare l’antica arte delle liuteria.

Un perfetto lavoro di squadra tra il Comune di Cento, quello di Pieve, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, la Fondazione Teatro Borgatti, l’Asilo Giordani e la scuola di Liuteria della scuola di artigianato artistico del centopievese.

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