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IL CARILLON DI NATALE ALLA PANDURERA

DiGiuliano Monari

Dic 9, 2019

Di Laura Guizzardi e Mariarita Atti

I carillon di natale, prende vita con l’entrata trionfale di due cornamuse.

L’atmosfera inizia a scaldarsi nell’auditorium della Pandurera.

Il pianoforte, inonda con le sue note melodiose il palco.

All’insaputa degli spettatori il trio “Carillon”: Alessandro Ramin, Erica Biondi e Andrea Bianchi prendono voce. Le onde del suono, si diffondono nel teatro e l’eco delle voci scaldano e rallegrano i piccoli spettatori, che intonano le canzoni natalizie. I costumi di colore rosso e bianco segnano la purezza e l’amore verso il prossimo.

Lo spirito del Natale è rappresentato da Miriam Sallam che balla sul palco, con la sua ruota del tempo che ammaestra con decisione e allegria.

Da qui, inizia la storia ambientata in una vecchia soffitta, con l’orso ’coccolone’ e la bambola ‘birichina’.

Il sogno dei due giocattoli,è la voglia di vivere nel piano di sotto, spolverando i ricordi del passato racchiusi nel loro cuore.

La loro anima sente il bisogno indispensabile di aiutare il Carillon, un po’ arrugginito e attraverso, le canzoni, i racconti riescono ad riscoprire lo spirito del natale, dentro di loro.

L’orsetto Teddy interpretato da Matteo Remondi, racconta le storie del natale per coinvolgere e rendere partecipe il carillon che durante le feste natalizi dovrà coccolare i suoi ospiti in casa.

La sua amica bambola interpretata da Irene Di Cocco, lo spalleggia con toni squillanti ed euforici.

Le canzoni natalizie sono un cocktail di lingue straniere, per dare l’universalità del Natale.

Un viaggio nella memoria accompagnato da musica dal vivo: al pianoforte Catia Zaccaria, l’oboe suonato da Nicola Medici e il clarinetto da Marco Verza.

Le canzoni abbracciano il pubblico con calore e le luci dei proiettori si riflettono nelle pareti del teatro, come spennellate di vernice fresca.

I visi dei bambini e le loro voci angeliche echeggiano sbalorditi nel vedere lo scenario inaspettato.

Senza tregua, una stella cometa di nylon, volteggia in aria tra il pubblico meravigliato, per richiamare la storia della natività.

Uno scenario coinvolgente, pieno di sfaccettature emozionanti con la voglia di ritornare bambini.

Le voci calde e avvolgenti del carillon, insieme allo spirito del natale creano la ruota del tempo dei ricordi, facendo capire che il natale è vicino e i cuori si scaldano, come una fiamma che si chiama amore fraterno.

I due giocattoli capiscono che la vita dona una seconda possibilità, il tutto racchiuso da una canzone, Feliz Navidad. Uno spettacolo interamente a firma ‘Teatro Borgatti’ per la regia di Giovanni Dispenza e testi di Caterina Bartoletti.

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