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PIEVE DI CENTO: “ Fausto Coppi, la grandezza del mito”

DiGiuliano Monari

Dic 9, 2019

Di Laura Guizzardi – Venerdi 6 dicembre è stata inaugurata in Sala Partecipanza, la mostra fotografica “ Fausto Coppi: la grandezza del mito”, curata da Minerva Edizioni.

Grazie agli scatti del fotografo bolognese Walter Breveglieri, si ha la possibilità di rivivere i momenti più importanti della vita pubblica e privata del grande ciclista, che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni.

La mostra sarà visitabile fino al 12 gennaio tutte le domeniche e i festivi dalle 10.00-13,00 e15,30-18,30.

La giornata inaugurale è stata arricchita da un prestigioso evento di presentazione nel Teatro Zeppilli con importanti ospiti: Luciana Rota e Dario Ceccarelli ( giornalista di Radio 24 e de il Sole 24 Ore), il sindaco Luca Borsari, Faustino Coppi (figlio di Fausto Coppi), Giancarlo Brocci (Fondatore della gara ciclistica Eroica), Claudio Pesci (Grafico, Illustratore e Pittore) e Luciano Bocccaccini, il curatore del volume “Fasto Coppi: la grandezza del mito”.

Il sindaco Borsari apre la serata con una dichiarazione:”Fausto Coppi è a Pieve di Cento,perché i miti sportivi devono rimanere nella storia e lui è la storia d’Italia. La sua bicicletta è il passato, il presente, il futuro della storia per camminare tutti insieme con le due ruote”.

Giancarlo Bracci fortifica un termine importante durante la serata, il dualismo nel ciclismo negli anni cinquanta rappresentato da Coppi e Bartali e afferma:”sono due medaglie d’oro e la loro rivalità in pista ha dato un forte impatto al ciclismo per le loro diverse abitudini di vita sia a livello sportivo che quotidiano”.

La cronaca sportiva sottolineava la forte rivalità tra Coppi e Bartoli, dividendo l’Italia nel dopoguerra, tanto da entrare nell’immaginario colletivo degli italiani.

Nella vita di Coppi entrò a farne parte,Giulia Occhini, nota come la “ Dama Bianca”. La protagonista ebbe una relazione sentimentale extraconiugale con il ciclista Fausto Coppi negli anno cinquanta, e all’epoca destò scandalo, perché nell’ Italia democristiana gli aspetti morali e legali dell’adulterio, era ancora un reato. Infatti Giulia Occhini dovette affrontare un processo in tribunale con l’accusa di abbandono del tetto coniugale.

A cuor suo, Coppi portò a casa tante soddisfazione sportive. Ma per lui, ci fu una grande vittoria ‘eterna’ , la nascita del figlio Faustino che in questa serata con gli occhi lucidi dalla commozione precisa: ” mio padre manca da 60 anni e siamo ancora qua a parlarne e questo mi rende fiero di lui”.

Fausto Coppi ,professionista dal 1939 al 1959, soprannominato “l’Airone”, fu il corridore più famoso dell’epoca d’oro del ciclismo e considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi.

Il teatro Zeppilli di Pieve, rimarrà nella storia per aver portato un mito, diventato leggenda.

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