• Ven. Mar 29th, 2024

Il primo giornale telematico di Cento

CASA PANNINI: tra storia e attualità

DiGiuliano Monari

Ott 1, 2013

casa panniniDi Franco Vergnani

Si fa un gran parlare dell’antica e nobile casa Pannini di Cento in questo periodo che questo storico edificio ha sostituito quasi esclusivamente quei luoghi come il Palazzo del Governatore, la Rocca e il Municipio dove prima del sisma si tenevano conferenze, presentazione di manifestazioni e altri avvenimenti culturali, come se allora la Casa Pannini non fosse agibile per queste cose. Ma in un momento dove la storia e la cultura di Cento è un pò messa in sottordine, vorremmo che almeno chi non conosce bene le vicende di questo importante edificio potesse rinfrescarsi la memoria o se possibile farsene una di memoria sul patrimonio storico artistico di Cento. Partendo dalle sue caratteristiche colonne che la sorreggono, la Casa Pannini si trova in Via Guercino che ai tempi del nostro immenso artista, si chiamava Borgo di Mezzo. Ed è proprio il Guercino il protagonista delle decorazioni del sito, che risale al seicento e che dal suo propietario Bartolomeo Pannini ebbe l’incarico di decorarne le nobili pareti con scene di caccia, rupestri o putti, un Guercino giovane quello che si mise all’opera aveva 24 anni (era il 1615) ma visto che il lavoro si presentava impegnativo per le sue sole forze, chiamò Lorenzo Gennari, e sucessivamente Pier Francesco Battistelli due valenti artisti a dargli consistente man forte per portare a termine gli affreschi che nel frattempo erano diventati nell’ordine di quasi 200. Facciamo un balzo avanti nel tempo per non tediare troppo chi non ama molto la storia (Che peccato però!)  in quel periodo (1840) ne divenne proprietario Francesco Diana, che constatato le ainfiltrazioni d’umidità che colavano in gran parte dal tetto decise di affrontare un restauro che lo costrinse per non rovinare le opere a fresco del Guercino, di farle staccare per poi procedere al restauro dell’edificio, per questo affidò il lavoro al bolognese Giuseppe Guizzardi che trasferì con non poca maestria i dipinti a fresco su tela, le opere poi per motivi ereditari si dispersero in varie parti d’Italia (molte a Venezia) e chissà ancora dove, ma per fortuna, diverse furono trasferite nella nostra Pinacoteca che oggi per cause di un notevole impatto con la natura maligna hanno dovuto subire l’ennesimo sfratto. Ecco cari amici, vi abbiamo raccontato per sommi capi (tanto ci sarebbe da dire) ma chissà può essere che qualcuno incuriosito si vada a leggere la storia completa di questa casa che ha visto nascere in maniera prorompente l’arte del magnifico Guercino, che poi vide la sua carriera di artista assumere sempre più connotati di altissimo livello, a proposito di Guercino: potrebbe essere che andando in Crocetta del Penzale abbia lasciato la sua preziosa firma… ma questa è un’altra storia che speriamo di potervi raccontare al più presto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.