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CENTO: COSTI ECCESSIVI PER GLI AMBULANTI – LA PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE FOODEVER – Ethical Street Food

DiGiuliano Monari

Dic 30, 2017

Abbiamo cercato di sollevare il problema delle esorbitanti tariffe richieste agli ambulanti per il Carnevale di Cento, per conto della nostra associazione di operatori street food – FOODEVER – Ethical Street Food. Purtroppo il dialogo, tentato con gli organizzatori del Carnevale, si è bloccato subito con la risposta seccata del contatto che ci ha chiamati.

L’associazione di cui sono il referente nasce appunto con lo scopo di sensibilizzare gli organizzatori di eventi in merito alle tariffe che richiedono alla nostra categoria, e che per noi stanno divenendo economicamente insostenibili.

Per quanto riguarda il Carnevale di Cento, la richiesta di 700 euro più iva per il solo posteggio, senza la fornitura di energia elettrica o di altri servizi a noi necessari, risulta eccessiva, anche considerando il fatto che, nel periodo invernale, il rischio di intemperie e di annullamento dell’evento andrebbero a ricadere unicamente su noi operatori. Ci dispiace che, di fronte a un gruppo di lavoratori, quali noi siamo, e non di semplici clienti che devono acquistare un prodotto o un servizio, non via sia stata alcuna predisposizione al dialogo.
A seguito dei risultati del colloquio intercorso con l’organizzazione, tra l’altro, abbiamo ricevuto la segnalazione di molti nostri colleghi che hanno riportato esperienze estremamente negative relativamente alla partecipazione ad eventi come questo. Succede molto spesso che poi, alla fine, i posteggi concessi si rivelino esterni all’area di interesse della manifestazione, con conseguente rimessa da parte di chi ha versato tariffe anche parecchio sostenute: per il Carnevale di Cento, quindi, ci teniamo a suggerire a chi decida di partecipare comunque, di farsi indicare chiaramente prima del pagamento, l’ubicazione del posteggio e l’area in cui invece si terranno gli spettacoli.

Rispettiamo, come lavoratori quali noi siamo, il lavoro di chi si occupa di vivacizzare i centri cittadini con eventi e manifestazioni; valutiamo invece con estrema preoccupazione la moda che ha preso piede da tempo, da parte delle amministrazioni cittadine, di affidare in toto ogni potere di gestione degli spazi pubblici a ditte private o associazioni, andando conseguentemente a limitare, come nel caso di specie, la partecipazione di altri lavoratori come noi, che viviamo solo di eventi e che abbiamo anche un ruolo sociale da far rispettare. Siamo disponibili pertanto a fare la nostra parte, in queste manifestazioni, dando un contributo per le spese sostenute, che però sia compatibile con la nostra attività, quando anche i tributi, le tasse e i contributi che già versiamo regolarmente, dovrebbero servire anche a questo.