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CENTO: Due arresti da parte dei carabinieri

DiGiuliano Monari

Mar 24, 2019

CENTO

Nel corso della giornata di ieri i militari della Compagnia Carabinieri di Cento hanno tratto in arresto le seguenti persone, per i reati loro di seguito indicati:

  • nel corso della mattinata a Cento in frazione Renazzo, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno tratto in arresto, in esecuzione di un “ordine per la carcerazione” emesso il precedente 20 marzo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Verbania – Ufficio Esecuzioni Penali: M.P.M., italiano classe 1980, pregiudicato; dovendo l’uomo espiare una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione comminata per i reati di “maltrattamenti” e “lesioni aggravate plurime” in danno dei propri familiari. I fatti sono stati commessi fra il 2012 ed il 2014. L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Ferrara;
  • nel corso della serata invece, a Cento, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto, nella flagranza dei reati di “resistenza a Pubblico Ufficiale”, di “tentata violazione di domicilio aggravata” e di “danneggiamento”: R.S., nato in Marocco nel 1996, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato. I militari operanti, a seguito di una segnalazione pervenuta sul Numero di Pronto Intervento “112”, si recavano all’interno di uno stabile condominiale di via Campagnoli ove l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica conseguente all’abuso di bevande alcoliche, dopo aver danneggiato con calci e pugni una porta d’ingresso, tentava di accedere ad una abitazione. Nel corso delle fasi di identificazione, lo straniero opponeva una resistenza attiva ai Carabinieri che procedevano alla sua immobilizzazione. Lo straniero, benché ammanettato, durante il trasporto in Caserma all’interno del veicolo continuava a dare in escandescenza danneggiando con calci l’abitacolo interno della Gazzella dei Carabinieri. Giunto in Caserma, veniva successivamente visitato da personale del “118” intervenuto su richiesta dei militari e, ricondotto alla calma, veniva dichiarato in stato di arresto e trattenuto presso una camera di sicurezza in attesa dell’udienza con rito direttissimo.

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