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CENTO, NASCE UN PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA DELLE RADICI ATTRAVERSO IL DIALETTO

DiGiulia Borgioli

Apr 4, 2017

di Giulia Borgioli

L’Amministrazione comunale di Cento ha aderito al bando sulla salvaguardia e la valorizzazione dei dialetti dell’Emilia Romagna, in base alla Legge Regionale 16 del 2014, la cui finalità è il riconoscimento e lo sviluppo delle identità culturali e delle tradizioni storiche delle comunità residenti nel territorio regionale. Nasce così un progetto che si propone di effettuare un approfondimento sull’utilizzo della lingua dialettale centese in occasione dei momenti ludici e aggregativi, durante i quali la comunità spesso fa ricorso al vernacolo strettamente legato alle radici della propria terra. L’obiettivo, pertanto, è quello di recuperare e acquisire le tradizioni scritte prodotte in tali ambiti, rendendo fruibili attraverso idonei strumenti interpretativi il patrimonio di zirudelle, contrasti dialettali, testamenti ridanciani e commedie che hanno accompagnato la storia più felice della città.
Base di partenza per tutto ciò saranno ovviamente i testi dei testamenti di Tasi, maschera caratteristica di Cento, declamati fin dai primi anni del Novecento al termine della manifestazione carnevalesca. In tale studio rientrerà inoltre a pieno titolo anche la divulgazione delle commedie dialettali tradizionalmente rappresentate nel Teatro Borgatti in occasione del carnevale o della Fiera campionaria cittadina. Inoltre, per far sì che il progetto possa riguardare la cittadinanza nel modo più ampio possibile, con particolare attenzione alle nuove generazioni, tutte le compagnie dialettali che operano con successo sul territorio di Cento e delle sue frazioni e che manifesteranno la propria disponibilità alla collaborazione, verranno coinvolte in progetti didattici mirati, dedicati alla scuola media e superiore.
«In Consiglio Comunale, in risposta ad un ordine del giorno che ci avrebbe impegnato ad installare cartelli segnaletici agli ingressi dei nostri centri abitati, avevano espresso perplessità e ci eravamo impegnati a lavorare sulla valorizzazione delle nostre radici e dei dialetti – afferma il vicesindaco Simone Maccaferri -. Rispondendo a questo bando, e progettando un’azione finalizzata ai nostri giovani e che mobilita le compagnie dialettali del territorio, diamo seguito all’impegno preso e continueremo a lavorare su questo versante».

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