• Sab. Apr 27th, 2024

Il primo giornale telematico di Cento

LETTERA AL DIRETTORE: LEGALITA’ O “PREPOTENZA/SUPPONENZA DEL POTERE per gli AMICI”?

DiLettera al Direttore

Lug 4, 2023

OGGETTO: LEGALITA’ O “PREPOTENZA/SUPPONENZA DEL POTERE per gli AMICI”?

Egregio Direttore,

Le pubbliche “dichiarazioni” della responsabile regionale per l’Emilia Romagna di Amnesty international (sulla vicenda dei due striscioni abusivi fatti esporre dal sindaco Accorsi) nelle quali la signora dichiara, con molta convinzione, che “I due striscioni per Zaki e Regeni torneranno”, meritano la dovuta attenzione e ritengo sia doverosa qualche precisazione perché si sta cercando di stravolgere la verità dei fatti in modo maldestro ed anche offensivo del normale buon senso dei cittadini, nonché in palese contrasto col principio di LEGALITA’ che dovrebbe essere la “pietra angolare” del corretto vivere civile.

Io non ho mai contestato o commentato negativamente il contenuto dei messaggi di quei due striscioni! Ho SOLAMENTE chiesto se erano regolarmente autorizzati o se – in mancanza della dovuta autorizzazione – fossero ABUSIVI. Il fatto della loro abusività non è una mia opinione ma un FATTO documentato dalla sanzione che la Polizia Municipale ha inflitto al sindaco Accorsi e confermato dalla rimozione degli striscioni stessi! Questo è un fatto che può piacere o no ma è la sacrosanta verità!

In Italia esistono leggi e regolamenti che vanno rispettati da tutti, sindaci ed associazioni varie comprese; non è che un sindaco può fare quello che gli pare in materia di decoro urbano perché al braccio porta un braccialettino giallo simbolo di una campagna che ha promosso Amnesty, o no? Ne è al corrente la responsabile regionale di Amnesty? I buoni propositi e le giuste campagne di sensibilizzazione vanno portati avanti nel rispetto delle leggi italiane vigenti, o per Amnesty esiste una corsia preferenziale? (il braccialetto giallo che porta Accorsi!). Evidentemente la responsabile regionale di Amnesty ha una concezione della legalità molto dilatata “pro domo sua” dal momento che afferma che “gli striscioni torneranno” ma non spiega sulla base di quali disposizioni giuridiche ciò sarà possibile (la normativa di riferimento non consente tale tipo di affissione realizzata in quel modo) Ma detta “responsabile” evidentemente ritiene di avere qualche asso – o amico – nella manica, vedremo quale (faranno una modifica “ad hoc” al Regolamento? Ci sarà da ridere, e non solo, se tenteranno di cambiare le regole per favorire gli amici e gli amici degli amici!).

Lo ripeto per non essere frainteso: non ho nulla contro il contenuto di quegli striscioni, contesto il fatto che un sindaco possa violare leggi e regolamenti per compiacere qualche amico/associazione a lui vicina.

Nell’articolo sopra citato viene riportato che quegli striscioni, in precedenza, furono fatti esporre dalla giunta Lodi sul palazzo del Governatore e poi rimossi dal successore Toselli… ma risulta a qualcuno che Palazzo del Governatore è un edificio “TUTELATO” dalla normativa sui beni culturali e nulla vi può essere esposto senza il preventivo ‘placet’ della Soprintendenza regionale? Anche quello di Lodi fu un abuso ed ancor più grave! Tempo fa su una torre della Rocca di Cento fu esposto un altro striscione con il programma degli eventi della fondazione teatro, chiesi alla Soprintendenza se fosse stato autorizzato… ed alcuni giorni dopo fu rimosso perchè era abusivo anche quello! Gli attuali amministratori o non conoscono le regole o ritengono di poter fare quello che pare a loro, a loro indiscusso piacimento? Penso si stiano sbagliando!

Ma vi sembra una cosa normale che sindaco e giunta permettano esposizioni abusive e che la Polizia municipale non intervenga fino a quando un cittadino si mette a scrivere a destra e manca? Per me NO.

Alla responsabile regionale di Amnesty suggerirei che nella prossima azione di “sensibilizzazione” rivolta ai cittadini centesi trovi posto per chiedere libertà anche per Julian Assange, e verità per Emanuela Orlandi ed Ilaria Alpi, per i 32 morti nella strage di Viareggio del 2009, per le 81 vittime di Ustica, ma forse per questi “casi” i braccialettini gialli non li hanno ancora fatti, o sono argomenti meno trandy?

Grazie per l’ospitalità.

Mauro Bernardi