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PARTECIPANZA: Massimiliano Borghi e Pirani “Ciacci” Massimo: “fatti e non parole”. Riceviamo e pubblichiamo

DiGiuliano Monari

Giu 22, 2019

“Dobbiamo rispondere con il bene, anche a coloro che ci calunniano e ci fanno torto”. Forti delle parole di Papa Francesco, ai 4 amici“superstiti” de “La Casa del Partecipante”, che ci hanno calunniato dicendo il falso, porgiamo l’altra guancia, non prima però di aver ristabilito la verità. La cattiveria va perdonata ma corretta. Queste le prime parole di risposta da parte di Massimiliano Borghi e Massimo “Ciacci” Pirani. E proseguono: “non abbiamo tradito alcun mandato, non fosse altro che, come hanno scritto i nostri compagni di lista, il programma di governo che abbiamo sottoscritto e votato, è stato condiviso anche da loro!! E di chi dovesse ricoprire determinati incarichi, in campagna elettorale non se n’è mai parlato. Quando però, dopo un mese e mezzo di febbrili trattative gestite dal duo Borgatti e Casoni, le altre liste hanno capito che per l’ennesima volta si disfava alla sera quanto costruito al mattino, sfiduciandoli di fatto, ci siamo stancati,rompendo questa tela di Penelope costruita sull’ipocrisia, che stava per ritardare la Divisione e portare ad un nuovo commissariamento e a nuove elezioni!!”. Continuano Borghi e Pirani:“i “superstiti” non hanno capito la portata dirompente di queste elezioni. Chi mi ha votato, chi ha votato “Ciacci”, lo ha fatto per arrivare a quel cambiamento della Partecipanza che ai 4“superstiti” è sembrato interessare solo a parole. I capisti, ma anche le migliaia di centesi che incontriamo ogni giorno, non fanno altro che chiedere che in Partecipanza venga diserbato quel sottobosco di sotterfugi e di mancata trasparenza che da anni impedisce a questo glorioso Ente di essere un propulsore e un incubatore di progetti trainanti per il territorio centese. Borgatti e Casoni, che parlano di riforma della legge elettorale, di apertura alle donne, non sono gli stessi che un paio di anni fa, quando erano al Governo, hanno portato al Commissariamento della Partecipanza proprio per essersi opposti a votare tali cambiamenti? Io e “Ciacci”,con senso di responsabilità, abbiamo permesso si formasse una maggioranza per effettuare subito la Divisione senza arrecare danno a decine di agricoltori che necessitano di contratti certi in tempi brevi, e a migliaia di capisti, impedendo di fatto un nuovo commissariamento. Il programma che abbiamo sottoscritto è stato votato da 14 consiglieri su 18. Una maggioranza schiacciante!! Si sono astenuti, pur condividendolo, solo i 4 “superstiti” della“Casa del Partecipante”. Comprendiamo come per qualcuno di loro che già si vedeva seduto sullo scranno più alto, sia ora frustrante starsene in piedi. C’è un versetto del “Magnificat” che recita: “ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore”. Sia di monito e di buon auspicio.

Massimiliano Borghi e Massimo “Ciacci” Pirani

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