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Polizia locale, in pensione Arnaldo Montanari

DiGiuliano Monari

Gen 20, 2021


Classe 1958, appassionato di motocicletta, più precisamente della americana Harley Davidson, l’agente della polizia locale Arnaldo Montanari dopo 35 anni si servizio oggi lascia il comando della polizia locale di Cento per andare in pensione.

Così il sindaco Fabrizio Toselli, l’assessore alla sicurezza Antonio Labianco e il suo comandante Fabrizio Balderi, questa mattina, alle 11, nella sede della polizia locale di viale Jolanda hanno ringraziato l’agente per l’attività svolta in tutti questi anni.

Il breve saluto a Montanari si è poi chiuso con la consegna di una pergamena che riporta l’immagine di Gesù in croce tratta da un famoso quadro del Guercino perché Montanari oltre che di moto è appassionato anche di arte.

L’agente era entrato nella polizia locale il 30 dicembre del 1985 e fu subito assegnato a una pattuglia per controlli del territorio. Poi il servizio in sella alla motocicletta di servizio gli dà anche la possibilità di fare da scorta ai carri allegorici del Carnevale. Nel 2008 arriva in centrale operativa che lascia per andare in pensione.

<<La sua mancanza si fa già sentire>> ha detto questa mattina il comandante Fabrizio Balderi durante il momento di saluto e aggiunge: <<Lo ringrazio e gli auguro di essere felice per questa sua nuova esperienza>>.

<<Credo che il lavoro svolto da Montanari come ogni agente di polizia locale sia difficile e al contempo molto strategico per un territorio come il nostro>> aggiunge il sindaco nel porgergli la pergamena.

Parole supportate anche dall’assessore Labianco che nel suo discorso, come uomo dell’Arma andato in pensione da pochi anni, sottolinea come il riposo dal lavoro sia <<un secondo momento importante della vita per fare tutto quello che non si è potuto fare indossando la divisa senza dimenticare che la stessa divisa è il simbolo, di un attaccamento alle istituzioni che poi con il tempo può diventare, per chi l’ha conosciuta, lo stimolo per mettere a disposizione della collettività la propria esperienza>>.

Dopo i ringraziamenti Montanari non manca di affermare che <<il lavoro che ho fatto mi è piaciuto tanto>> ma aggiunge: <<Spero solo che l’amministrazione, da chiunque sia diretta, si ricordi sempre che un agente della polizia locale non è come gli altri dipendenti comunali perché non è un impiegato>>.

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