In questa fase avremmo preferito affrontare il discorso che tanto sta a cuore in questo periodo: LE DIVISIONI… Come siamo messi? Si faranno e in quali tempi? Come si faranno? Come verranno redistribuite le risorse anche economiche fra tutti gli aventi diritto?
Ma qui sembra sia più importante il “DIRE” che il “FARE”… E ci spieghiamo meglio facendo seguito alla conferenza stampa fatta dalla lista LA CASA DEL PARTECIPANTE durante la quale è uscito un vocabolo, sicuramente improprio, ma che rischia di far perdere di vista i veri obiettivi dell’Ente… Ribadiamo che nessuno voleva offendere in alcun modo né gli eletti in Consiglio nell’ultima tornata elettorale del 5 Maggio 2019 né tantomeno chi ha lavorato durante il fermo amministrativo né coloro che giornalmente prestano la loro “mano d’opera” per lo svolgimento delle normali operazioni, in questo periodo particolarmente intense, visto l’avvicinarsi della scadenza ventennale delle divisioni.
Certo in campagna elettorale non sono passate inosservate le ingerenze esterne che ha dovuto subire la lista LA CASA DEL PARTECIPANTE nel merito del nominativo del probabile futuro Presidente il quale, in maniera obiettiva, non ha avuto né i consensi elettorali con i quali poter accampare dei diritti prioritari, né ha la esperienza necessaria per poter guidare l’Ente (tra l’altro in un comunicato stampa pubblicato alcuni giorni prima della conferenza stampa la lista LA CASA DEL PARTECIPANTE chiedeva al probabile futuro Presidente, sostenuto da forze esterne, chiarimenti sul suo “curriculum vitae” che potesse avvalorare i suoi diritti di essere l’uomo giusto al momento giusto ed al posto giusto… Mutismo completo….
Perché se un vocabolo improprio può essere uscito dalla bocca di un appartenente alla lista LA CASA DEL PARTECIPANTE riteniamo sia dovuto al nervosismo creato dalle grandi pressioni esterne subite e che hanno portato un direttore di un periodico locale a definire “…una nuova maggioranza: un po’, come dire, immacheronata… Al di là delle motivazioni, sicuramente ineccepibili, ci limitiamo (prosegue l’articolo virgolettato) a registrare che una lista conquista ben 6 seggi su 18… e la logica dice che si appresta a dirigere l’Ente. Invece no. Il gruppo si spacca e una parte fa maggioranza con gli altri. La Partecipanza non si smentisce mai….”.
Ecco è in questa ottica di mancanza di rispetto all’elettorato che ha avuto fiducia nella lista LA CASA DEL PARTECIPANTE votandolo che si innesca il malumore…
Detto questo la lista LA CASA DEL PARTECIPANTE non sta negando il proprio apporto affinchè si possa giungere alle divisioni nel minor tempo possibile e nel migliore dei modi cercando di rispettare le “due anime” degli aventi diritto…