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CENTO – COLPO DI SCENA IN CONSIGLIO COMUNALE: Mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio comunale Matteo Veronesi firmato dalle minoranze

DiGiuliano Monari

Lug 19, 2018

Oggi non senza sofferenza e con profonda consapevolezza dell’importanza di questo gesto tutti e sei i Capigruppo delle cosiddette minoranza del Consiglio comunale di Cento hanno protocollato una richiesta di consiglio comunale straordinario ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.
Hanno inoltre presentato congiuntamente un ordine del giorni per Tutela della dignità del consiglio comunale e sue prerogative
E una Mozione sfiducia al Presidente del Consiglio comunale dottor Matteo Veronesi
I due corposi documenti, l’ordine del giorno e la mozione ch si allegano al presente comunicato stampa rappresentano crediamo a sufficienza la gravità della situazione attuale. Recenti nuovi fatti si sono infatti uniti a prassi purtroppo oramai consolidate da oltre due anni.
I sottoscritti Capigruppo
Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari
Diego Contri
Piero Lodi
Gunner Maccaferri
Enrico Malucelli
Marco Mattarelli
Marco Petazzoni

Alleghiamo i documenti in forma integrale

Mozione sfiducia al Presidente del Consiglio comunale dottor Matteo Veronesi
Richiamando integralmente l’ordine del giorno sulla “Tutela della dignità del Consiglio comunale e sue prerogative”,
ai sensi dell’Art 23 comma 6 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio comunale del comune di Cento che recita testualmente:
<<Il Presidente del Consiglio ed il Vice Presidente (…) possono essere singolarmente revocati per gravissima e reiterata violazione dei propri obblighi statutari, valutata tale dal Consiglio Comunale, su mozione di sfiducia presentata da due quinti dei componenti il Consiglio (senza computare a tal fine, rispettiva mente, il Presidente o il Vice Presidente) ed approvata con voto palese della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio stesso (senza computare a tal fine, rispettivamente, il Presidente o il Vice Presidente). >>
RICHIAMANDO IN PARTICOLARE – ravvisandovi i caratteri della prevista gravissima e reiterata violazione degli obblighi statutari – alcune circostanze e segnatamente:
1. La mancanza di convocazione dei previsti momenti di Question time
2. L’aver omesso di richiamare Sindaco e Giunta ai propri obblighi allorquando questi ultimi disertavano le sedute di Commissione
3. Aver mancato di tutelare il diritto di accesso agli atti imprescindibile strumento di trasparenza anche a fronte di solleciti scritti e protocollati in questo senso
4. E da ultimo l’aver rigettato la richiesta di conoscenza e trasparenza presentata da tutti i gruppi di minoranza di fronte ad un episodio che ha riguardato un consigliere comunale e Capogruppo nel suo rapporto di interazione con l’ente.
RITENENDO CHE
Il Presidente Veronesi si è arrogato il diritto di censurare e zittire il desiderio di capire se quanto occorso potesse ravvisare comportamenti lesivi della dignità, delle prerogative e dei poteri di un Consigliere comunale, impedendo di fatto ai Capigruppo richiedenti di addivenire ad un diretto momento informativo.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI
il Consiglio comunale di Cento
Con profonda amarezza e nella consapevolezza della gravità della situazione
DELIBERA
Una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio comunale pro tempore in carica Dott Matteo Veronesi
E DISPONE
ai sensi del richiamato articolo 23 comma 6 che la seduta prosegua sotto la presidenza del Vice Presidente in carica.
DANDO ATTO
che all’elezione del nuovo Presidente o Vice Presidente si provvede nella prima seduta utile successiva.
I sottoscritti Capigruppo
Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari
Diego Contri
Piero Lodi
Gunner Maccaferri
Enrico Malucelli
Marco Mattarelli
Marco Petazzoni
Cento, li 19 luglio 2018

 

ODG: Tutela della dignità del consiglio comunale e sue prerogative
PREMESSO CHE
La vita consiliare rappresenta il fulcro dell’attività politica ed amministrativa.
CONSIDERATO CHE
Il Consiglio comunale è il luogo naturale, deputato e preposto al confronto ed allo scambio costruttivo di contributi. Il luogo della trasparenza e del confronto democratico nell’interesse della Comunità.
CONSTANDO CHE
Dal suo insediamento, oramai due anni or sono, questa Amministrazione non ha mai favorito e rispettato l’attività delle Commissioni consiliari, che vengono convocate per solo rispetto formale del Regolamento e sempre a delibere già predisposte e corredate dai pareri di legge.
RILEVANDO ALTRESI’
CHE sistematicamente vengono a mancare momenti di confronto “endoprocedimentali” che consentirebbero invece alle forze politiche non organiche alla maggioranza di portare proposte e contributi positivi.
CHE scarsa ed episodica è la presenza della Giunta (con pochissime eccezioni) ai lavori delle Commissioni.
CHE del tutto episodica è quella del sindaco.
CHE per questi motivi viene a mancare qualunque interlocuzione sul piano politico.
PRENDENDO AMARAMENTE ATTO CHE
Tutt’altro che certa è anche la presenza della tecnostruttura alle Commissioni stesse e in diversi casi nonostante l’input di inserire in Commissione una delibera venga dall’Esecutivo, l’illustrazione è risultata incerta, approssimativa, a volte persino contraddittoria.
CHE i materiali necessari per compiere serenamente le valutazioni di competenza dei Consiglieri comunali arrivano sistematicamente all’ultimo minuto.
CHE gli ordini del giorno delle sedute consiliari vengono molto spesso integrati all’ultimo istante utile anche da argomenti sulla cui oggettiva urgenza si esprimono forti riserve.
NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE
La Conferenza dei Capigruppo è stata in questi due anni esautorata di fatto dal suo ruolo di organismo di confronto e governo condiviso anche solo sul piano delle regole.
CHE in oltre due anni il Sindaco è risultato quasi sempre assente alle Conferenza Capigruppo.
CONSTATANDO CHE
Il Question Time, strumento previsto dal “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale” per garantire trasparenza e tempestività di risposta ai quesiti dei Consiglieri è stato convocato una sola volta in due anni anche se il suddetto Regolamento preveda che venga convocato almeno ogni 3 mesi.
E CHE nel vuoto sono caduti ripetuti solleciti in tal senso.
CHE le risposte ad interrogazioni e interpellanze giungono troppo spesso oltre i termini di regolamento. E non sono mancate occasioni in cui si è toccato con mano che le risposte fornite erano lacunose, imprecise e a volte persino inesatte.
CHE in questi due anni svariati ordini del giorno presentati dalle minoranze sono stati ritirati dalla discussione in Aula per essere poi portati all’attenzione delle Commissioni al fine di una revisione condivisa. Ma che mai nessuna di queste materie è però stata istruita in Commissione, stante l’assoluta inerzia della Giunta
ALLA LUCE DEL FATTO CHE
Alcune “richieste di accesso agli atti” attendono da mesi di essere evase e a nulla sono serviti i solleciti formali rivolti al Presidente del Consiglio e al Sindaco in questo senso.
Che la nuova veste grafica del sito istituzionale dell’Ente ha tolto dall’home page ogni spazio per le attività delle minoranze, relegate a parte oscura e del tutto nascosta del sito stesso. Nel vuoto sono caduti richiami in questo senso.
CHE sin dall’inizio dell’attuale Consigliatura l’Amministrazione comunale ha cancellato la prassi di nominare rappresentanti delle forze politiche di minoranza con ruoli di garanzia e trasparenza all’interno degli organismi di secondo livello.
Oltre a tutto ciò il Consiglio comunale
RILEVA INFINE CHE
Recentemente alcuni episodi di incerta definizione hanno visto un Consigliere comunale e Capogruppo lamentare una situazione spiacevole di confronto-scontro con importanti collaboratori dell’Amministrazione generata da carenza di risposte.
Che Il Presidente del Consiglio comunale ha negato (nonostante una richiesta unanime di tutti i Gruppi di minoranza) una occasione a porte chiuse di informativa e trasparenza sull’episodio.
CHE L’amministrazione sta procedendo a tempi serrati ad una variante urbanistica anche se il Coinvolgimento della Commissione preposta è stato sino ad ora del tutto insufficiente.
TUTTO CIÒ RICHIAMATO E CONSIDERATO
Il Consiglio comunale di Cento
ESPRIME
censura per questi atteggiamenti e per questi episodi (elencati a solo fine esemplificativo e non esaustivo)
DIFFIDA
Giunta e Presidente del Consiglio comunale dal tenere in futuro ulteriori comportamenti analoghi.
IMPEGNA
Giunta e Presidente del Consiglio a recuperare una atteggiamento di fisiologico rispetto del Consiglio stesso e delle regole di trasparenza e di partecipazione.
I sottoscritti Capigruppo
Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari
Diego Contri
Piero Lodi
Gunner Maccaferri
Enrico Malucelli
Marco Mattarelli
Marco Petazzoni
Cento, li 19 luglio 2018

Al Presidente del Consiglio comunale
Dott Matteo Veronesi
E, p.c.
Al Segretario generale
del Comune di Cento
Spett.le Presidente
Ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, visto il Suo irricevibile diniego alla convocazione di una Conferenza Capigruppo (vedasi sua comunicazione del 18 luglio u.s., a quanto risulta non protocollata presso codesto Ente) per affrontare e discutere questioni ritenute rilevanti ed opportune dai richiedenti firmatari,
i sottoscritti Consiglieri Capigruppo, anche a nome dei rispettivi Gruppi consiliari
Con la Presente
CHIEDONO
La convocazione urgente di un Consiglio comunale a Porte chiuse (ma comunque videoregistrato) al fine di poter affrontare il seguente Ordine del giorno:
1. Aggiornamento sul presunto “recente e animato “confronto” avvenuto tra il Capogruppo Gunner Maccaferri (Noi che…) e un “collaboratore dell’amministrazione”
2. ODG “Tutela della dignità e delle prerogative del Consiglio comunale e dei suoi componenti”
3. ODG “Mozione di sfiducia contro il Presidente del Consiglio comunale Matteo Veronesi”
sottoscritti Capigruppo
Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari
Diego Contri
Piero Lodi
Gunner Maccaferri
Enrico Malucelli
Marco Mattarelli
Marco Petazzoni
Cento, li 19 luglio 2018