Chiusura San Lorenzo di Cento
Domenica 23 marzo, i fedeli centesi di San Pietro hanno dovuto partecipare alle celebrazioni liturgiche in sale parrocchiali non certo sufficientemente capienti e quelli di San Biagio, si sono divisi tra le strutture temporanee della Rocca e la Chiesa San Giovanni Bosco. Per non contare quelli che si sono distribuiti tra le chiese di Penzale e delle Frazioni. Tutto questo a seguito della decisione dell’attuale amministrazione della Fondazione Patrimonio degli Studi ( per tre quarti nominati dal Sindaco di Cento e in carica dall’ottobre scorso ) di “sospendere temporaneamente ogni attività svolta all’interno dell’immobile” San Lorenzo, la Chiesa/Auditorium di sua proprietà oggetto di una convenzione firmata dalla precedente Amministrazione, a presidenza Adriano Orlandini, con le parrocchie centesi, per un uso al culto della durata di 10 anni.
Tale decisione di chiusura ha destato sconcerto nei modi e nel merito. Nei modi, in quanto fulmine a ciel sereno, con una comunicazione stringata e vaga; nel merito, perché si parla di “necessità al fine di poter garantire la massima sicurezza del locale”, come se esistessero vari gradi di sicurezza e che non fosse stato raggiunto quello massimo nel permettere l’apertura dell’edificio il 3 febbraio dello scorso anno. Ma a rendere incredibile la vicenda è il documento di pronta risposta, firmato dai tecnici che hanno certificato, sotto la loro responsabilità, i lavori in San Lorenzo, che di fatto sconfessa quanto contenuto nella comunicazione del Patrimonio Studi e dichiara che: “la sicurezza strutturale dell’Auditorium San Lorenzo non è assolutamente in discussione e la struttura può continuare ad essere utilizzata”.
Come non chiedersi allora dove sia la verità dietro questa decisione di chiudere, dopo oltre un anno d’uso da parte di migliaia di persone, l’unica Chiesa del centro storico di Cento? Come non rimanere allibiti davanti a questa babele di dichiarazioni?
E’ una questione burocratica? Lo si dichiari e si indichino i tempi necessari per l’espletamento. E’ una questione tecnica? Si sarebbe dovuto avviare un confronto con i tecnici responsabili e certificatori dei lavori, cosa non realizzata, data la loro seguente dichiarazione: “Il fatto che ad oggi sia in dubbio la sicurezza dell’immobile, ci sorprende non poco”.
Ma allora, quali sono le reali motivazioni di tale decisione di chiusura di San Lorenzo? I fedeli centesi e soprattutto il buon senso hanno diritto ad una risposta chiara.
Marco Gallerani
lista Cento Futura