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CENTO, QUASI UN CENTINAIO DI FIRME CONTRO LA ZTL. CONTRI: “DA SINDACO LA CAMBIERÒ, SERVE ACCESSO AGEVOLE AL CENTRO”

DiGiuliano Monari

Mag 3, 2016
presentazione diego contri 12 febbraio 2016-1Sono quasi un centinaio le firme raccolte dai commercianti contro la Zona a traffico limitato a Cento. Le sottoscrizioni sono state consegnate questa mattina agli uffici del Comune. Tra i capofila dell'iniziativa c'è Diego Contri, candidato sindaco del centrodestra,
che da mesi sta portando avanti la battaglia politica contro "i nuovi
limiti e i nuovi vincoli che rischiano di paralizzare ulteriormente il
centro storico".
Alla petizione gli operatori hanno allegato anche una lettera in cui
parlano di "problema molto sentito da tutti i negozi del centro
storico" e di "disagio per le attività commerciali".
La petizione dei commercianti è partita a seguito dei blocchi del
martedì, "preludio alla chiusura totale del centro, prevista dalla
nuova Ztl targata Piero Lodi", spiega il candidato. "Noi pensiamo -
prosegue Contri - che la soluzione ideale sarebbe stata quella di
portare il mercato in piazza della Rocca e lasciare il libero accesso
in via Guercino, così da avvicinare i cittadini al centro storico,
garantendo un accesso agevole ai negozi e ravvivare così il cuore
della città".
 "Da sindaco, tra le miei prime azioni, modificherò questa ztl
scellerata, favorendo il transito e la fruizione del centro storico".
"I limiti all'accesso imposti da Lodi sono una misura suicida - spiega
Contri -, un cappio per le attività commerciali, già penalizzate, in
questi anni, dalle lentezze della ricostruzione, arenata nelle secche
di pratiche infinite". "Vogliamo liberare il commercio, garantire ai
cittadini un accesso agevole e sicuro, avvicinare i centesi al loro
centro storico, per tornare a popolarlo. E non è imponendo nuovi
vincoli che si raggiunge questo obiettivo". "Spiace che per ottenere
un po' di ascolto si debba ricorrere a mezzi come la petizione, quando
basterebbe il confronto, quello che è mancato fino ad oggi. Con la
nostra squadra al governo della città la parola d'ordine tornerà ad
essere: dialogo".