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FERRARA: SCOPERTA UN’EVASIONE FISCALE INTERNAZIONALE DA 1,7 MILIONI DI EURO: LA SOCIETA’ VERIFICATA AVEVA DICHIARATO FITTIZIAMENTE LA PROPRIA SEDE IN AUSTRIA

DiGiuliano Monari

Ott 10, 2019


Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ferrara al termine
di una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società con sede dichiarata in Austria,
ma di fatto operante a Ferrara, ha accertato redditi percepiti in Italia per circa 1,7 milioni
di euro e denunciato l’amministratore all’Autorità Giudiziaria, per non aver presentato le
dichiarazioni sulle imposte.
La società, attiva nella commercializzazione di macchinari di diagnostica avanzata, è
stata individuata a seguito di una specifica attività info-investigativa, effettuata mediante
gli incroci di dati e notizie ricavati dalle banche dati in uso alla GdF, portando a scoprire
che l’azienda operava in completa evasione delle imposte. La sede estera è risultata
essere solo un recapito di comodo, poiché di fatto mai utilizzato per lo svolgimento
dell’attività imprenditoriale.
Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini hanno consentito di delineare
compiutamente la reale operatività dell’azienda, di fatto amministrata in Italia da
imprenditori stabilmente residenti sul territorio nazionale e con il centro effettivo dei propri
affari in Ferrara, dove disponeva di un ufficio amministrativo dedicato alla gestione del
business aziendale.
Lo scopo principale di localizzare l’impresa in Austria, era quello di evitare l’aggressione
patrimoniale da parte dei creditori fra i quali lo Stato ed in secondo luogo quello di
ottenere alcuni vantaggi fiscali.
Gli esiti dell’attività hanno portato a qualificare la società verificata come “esterovestita”,
ed alla sua segnalazione agli Uffici finanziari per il recupero delle imposte dirette ed
indirette dovute e non versate.
Il contrasto al fenomeno della c.d. “evasione fiscale internazionale” si colloca nell’ambito
delle strategie operative della Guardia di Finanza volte a individuare le illecite pratiche di
pianificazione fiscale e di fittizia collocazione all’estero delle sedi delle imprese che
sottraggono ingenti risorse all’Erario e creano iniquità fiscale in dispregio dei principi
costituzionali.



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