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Il movimento Cento 5 Stelle critica duramente la raccolta differenziata

DiGiuliano Monari

Feb 6, 2015

foto del giorno 22nov2014Il movimento Cento 5 Stelle critica duramente la raccolta differenziata: “Tante promesse e belle parole, ma restiamo tra i Comuni regionali con la minore percentuale della differenziata, circa al 45%, mentre la legge prevede da tempo il 65%, tra
l’altro, una somma tutta da verificare, perché non certificata da terzi”. Una gestione lacunosa, per gli “Amici di Beppe Grillo” centesi che parlano di “caos totale”. “Ora – dicono – sono spuntati i sacchetti rosa, che la gran parte dei cittadini non sa nemmeno dove e quando ritirare, visto che i volantini informativi sono “mezzi” spariti – sarebbe bastato inserirli nella fattura di dicembre – non è nemmeno chiaro dove li si dovrà portare. Nei comuni dove veramente si vuole fare una raccolta differenziata in modo serio si agisce in tutt’altro modo: le famiglie vengono contattate una ad una, ad ogni incontro viene loro spiegato praticamente cosa fare, operazione dispendiosa ma alla fine questo impegno economico viene recuperato “alla grande”, infatti se i rifiuti sono separati come si deve, oltre ad evitare di spendere denaro per incenerirli, si ha un ritorno economico con la vendita dei materiali; invece se ciò non viene fatto bene, i sistemi di recupero li “girano” all’inceneritore, ovviamente con un doppio costo”. Per gli esponenti del Cento 5 Stelle non ha tutte le colpe la Cmv in qualità di gestore del servizio, dato che la legge “obbliga i Comuni, sia a stabilire le tariffe, che a decidere come fare la raccolta, per cui l’amministrazione comunale dovrebbe darsi una mossa alla svelta: urge prima di tutto creare “almeno” altri due centri di raccolta a servizio delle frazioni (e non solo prometterli). Non è possibile che un Comune con ca. 36/37 mila abitanti ne abbia solo uno in città: come si può pensare che un cittadino abitante a Casumaro o altre frazioni, si rechi apposta a Cento, per portare dell’olio esausto, pneumatici, o degli indifferenziati di medie o grandi dimensioni”? Altra cosa fondamentale da fare, per i Cento 5 Stelle, prima di togliere i cassonetti stradali, è “informare tutte le famiglie, per spiegare bene cosa fare, altrimenti nei prossimi mesi ci troveremo i rifiuti nelle campagne, sui cigli stradali, e nei canali, cosa che spesso già accade, ma se si continua con questa approssimazione diverrà intollerabile”. “E’ anche incomprensibile – concludono – far pagare i sacchetti una volta finita la quantità assegnata (sembra un euro ciascuno) come se le tariffe pagate fossero poca cosa, già le famiglie sostengono una spesa non proprio modesta, ma ancora peggio è per certe categorie di imprenditori, che spesso si trovano a dover pagare svariate migliaia di euro. Come è possibile che si debbano anche pagare i sacchetti? Questo è un problema serio, che deve essere risolto presto, nei modi che tutto sommato sono ben noti, visto che molti Comuni fanno la raccolta differenziata con successo da anni, non ci sarebbe niente da inventare, ma basterebbe solo avere un pochino di umiltà”.

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