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INTERROGAZIONE SUL CEDIMENTO DI STRUTTURE NEL CENTESE A CAUSA DELLE AVVERSE CONDIZIONI CLIMATICHE AVVENUTE TRA IL 5-6 FEBBRAIO 2015

DiGiuliano Monari

Feb 10, 2015

lorenzo magagna 2012Preso atto che:

Nella notte tra il 5-6 febbraio 2015 su Cento si sono susseguite una serie di avverse condizioni climatiche (Neve, successiva pioggia nonché forte vento).

 

Verificato che:

La tettoia del palco per il carnevale di Cento in piazzale Bonzagni si è piegata su se stessa e in più le chiese provvisorie di Alberone e dei Frati della rocca hanno subito un crollo.

 

Considerato che:

La fortuna ha voluto che il crollo sia avvenuto quando le chiese erano vuote, ma poteva succedere durante la funzione religiosa della domenica con decine di persone al suo interno e con conseguenze sicuramente più gravi.

 

Considerato che:

Quanto avvenuto pone l’accento su quali siano le effettive condizioni di sicurezza delle chiese provvisorie del territorio centese.

 

Sapendo che:

Nel territorio Centese ci sono attualmente in uso e frequentate dai fedeli, le chiese della Rocca di Cento e Alberone (crollate la settimana scorsa), Corporeno, Reno Centese.

 

Ricordato che:

Tutte le opere devono superare dei collaudi e avere autorizzazioni da parte della macchina comunale.

 

 

 

Premesso tutto ciò:

S’interroga l’assessore preposto per sapere:

Chi ha firmato i collaudi e dato le autorizzazioni per le suddette opere.

Se sono state fatte o si faranno indagini per riscontrate eventuali negligenze nelle realizzazioni delle opere danneggiate.

Nell’ipotesi fossero riscontrate tali mancanze come si muoverà l’amministrazione.

E’ stata fatta una verifica dello stato di manutenzione delle tenso strutture utilizzate provvisoriamente in sostituzione delle chiese in muratura danneggiate dal terremoto?

Quali sono gli adempimenti e le prescrizioni che queste strutture devono subire in caso di condizioni avverse?

Esiste un piano di sicurezza che preveda cosa fare in caso di avverse condizioni climatiche?

Corrisponde al veroche ci dovrebbe essere una normativa che limita il tempo di utilizzo per queste strutture a 3 o 6 mesi dopo i quali servono permessi per edificare come per una normale casa. Questo dovrebbe essere fatto per evitare che queste strutture progettate per una vita di qualche mese, diventino fisse e durevoli nel tempo.

Se il limite temporale corrispondesse al vero come ha intenzione di muoversi l’amministrazione per sistemare la situazione?

 

 

 

Capogruppo Lega nord Cento

Magagna Lorenzo

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