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La curva dei contagi scende, scende anche il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid della provincia di Ferrara

DiComunicato AUSL FE

Mag 4, 2021

La curva dei contagi scende, così come fortunatamente scende anche il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid della nostra provincia. 
La pandemia ha profondamente cambiato la sanità, nazionale e anche locale, in alcuni ambiti però ha rappresentato una spinta a trovare nuove soluzioni e a potenziare servizi e risposte ai cittadini. 
Se ne è parlato nel consueto appuntamento con Salute Focus Ferrara (format di approfondimento a cura dell’Azienda Usl di Ferrara) con Monica Calamai, direttrice generale Azienda Usl di Ferrara, il professor Biagio Sassone Direttore delle Cardiologie Ospedaliere Ausl Fe, Roberto Rizzati Direttore dell’Unità Operativa di “Radiodiagnostica Cento-Bondeno” Ausl Ferrara e i giornalisti Alessandra Mura (La Nuova Ferrara) e Stefano Lolli (Il Resto del Carlino)
“Stiamo assistendo a un netto miglioramento”, ha affermato la Monica Calamai, facendo riferimento al numero dei contagi (in media circa 60 al giorno su tutto il territorio provinciale) e anche alla pressione sugli ospedali che ospitano pazienti Covid. “Si è ridotto di circa il 50% l’impegno del sistema sanitario locale con le terapie intensive che vedono fortunatamente dimezzata l’occupazione e il numero di pazienti Covid ricoverati nei 3 ospedali della provincia sceso sotto i 200”. 
Scendono anche i casi attivi. “Siamo passati da oltre 3500, ha ricordato Calamai, a meno di 2000. Così come sono diminuiti i pazienti seguiti a domicilio dalle Usca, passati da 500 al giorno a meno di 200”. 
A rafforzare questo trend potrà continuare a dare il proprio contributo la campagna vaccinale che nel nostro territorio sta ulteriormente accelerando il passo. “Grazie ad una programmazione puntuale e grazie all’arrivo delle dosi stiamo riuscendo a vaccinare a pieno regime. Abbiamo raggiunto il “picco” delle 3600 somministrazioni in un giorno, ha sottolineato la DG Ausl, e la nostra macchina è pronta per fare anche di più”. 
Per alcune categorie di età, come ad esempio gli over 80, ci sono state adesioni “Bulgare” vicino al 100%, e se, come paventato dal Generale Figliuolo, dovessero aprire le prenotazioni per tutti da fine maggio, la provincia di Ferrara è pronta: “I nostri hub sono flessibili, ha rimarcato Calamai, possono vaccinare di più la sera ad esempio, aprendo queste fasce orarie anche nei punti di Cento, Codigoro, Argenta (prossimamente anche Comacchio) e potenziando il numero di box presso la Fiera dove si vaccina già fino a tarda sera”. “Arrivano i vaccini, conclude la Direttrice Ausl, e noi vacciniamo”.
Questa pandemia, oltre mettere alla prova il sistema sanitario, ha anche consentito di trovare nuove soluzioni o di dare più spazio a servizi il cui potenziale magari ancora non era stato sfruttato al massimo.
E questo, hanno spiegato i dottori Biagio Sassone e Roberto Rizzati, si è potuto toccare con mano, anche nella nostra provincia in particolare nella seconda e terza ondata.  “In particolare con la seconda e la terza ondata, ha sottolineato Roberto Rizzati, Direttore dell’Unità Operativa di Radiodiagnostica Cento-Bondeno, abbiamo dovuto convivere con il virus e mantenere operativa la sanità non covid. Abbiamo però dovuto anche collaborare con i medici in prima linea, come ad esempio le USCA. Per loro, ha aggiunto Rizzati, abbiamo organizzato corsi di formazione per fare in modo che potessero fare le ecografie toraciche a domicilio, abbiamo organizzato percorsi interni dedicati ai pazienti Covid, abbiamo messo a disposizione più ore e più giornate per recuperare le prestazioni che l’emergenza aveva sospeso”.
Certamente anche la telemedicina, in particolare la telecardiologia, è stata un alleato prezioso nella gestione di pazienti già fragili durante la pandemia ha spiegato il prof. Biagio Sassone, ma sono ambiti che devono e possono essere potenziati anche una volta terminata l’emergenza. Emergenza che non ha impedito la nascita di nuovi servizi e nuovi ambulatori sul territorio. ” Da febbraio a Cento è presente l’ambulatorio di cardiologia pediatrica. Prima della sua apertura, ha sottolineato Sassone, un terzo dei bambini del nostro territorio andava fuori provincia per visite ed esami. Da marzo, ha aggiunto ancora il direttore delle cardiologie ospedaliere Ausl, siamo stati costretti a raddoppiare l’offerta e ci arrivano pazienti da fuori provincia e fuori regione”. 
Tra le novità di questi giorni c’è anche un macchinario moderno che consentirà di eseguire, a Cento, l’ecografia cardiologica sotto stress e prossimamente è in programma l’arrivo di una risonanza magnetica per il cuore. 

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