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LA ROCCA DI CENTO NELL’EUROPEAN HERITAGE OPEN LAB

Dall’ufficio stampa del Comune di Cento

La Rocca si candida, a pieno titolo, ad entrare nella rete europea dei castelli e dei monumenti coinvolti in azioni capaci di valorizzare questi luoghi, i loro territori e i relativi circuiti turistici.

L’ingresso di Cento nel progetto European Heritage Open Lab è stato sancito dalla visita, sabato 5 agosto, di Nelly Dufour, in rappresentanza del Conseil Départemental di Seine-et-Marne (istituzione pubblica francese proprietaria del castello fortificato di Blandy-les-Tours), che ne è capofila.

La progettazione si inserisce nell’ambito del bando Creative Europe, il programma quadro della Commissione europea per il sostegno al settore culturale e audiovisivo, e, rispondendo alle priorità della iniziativa 2018 Anno europeo del patrimonio culturale, si propone di creare Living Labs, volti a ripensare i monumenti storici e renderli più attrattivi, fruibili e accessibili.

«La nostra partecipazione a questo prestigioso Consorzio si inserisce nella nuova strategia turistica ed economica comunale, e vuole garantire maggiore attrattività al territorio – ha spiegato il vicesindaco Simone Maccaferri –. Il Comune sta elaborando un disegno che punta a intrecciare collaborazioni internazionali, per rafforzare il nostro marchio cittadino, e a sviluppare il turismo culturale. Il ‘laboratorio aperto vivente’, che attraverso un approccio partecipativo abbracci le arti, la cultura, la storia e le tecnologie digitali, è un’occasione per rendere Cento un leader di settore in Emilia Romagna».

Nelly Dufour, che ha visitato la Rocca, ha giudicato il monumento centese «particolarmente adatto per elaborare qualcosa di innovativo». «Lo scopo del progetto – ha rimarcato- è riempire di contenuti gli spazi proposti dai partecipanti. I partner dai sei Paesi aderenti avranno modo di confrontarsi e lavorare a stretto contatto: da questi scambi, che sempre arricchiscono, emergerà un progetto coerente da presentare all’Europa, per candidarsi ad ottenere un finanziamento importante, per investimenti nel digitale, lo sviluppo degli open living labs, la promozione culturale e turistica e per la formazione del personale».

Al Consorzio European Heritage Open Lab prendono parte, oltre al capofila francese e a Cento, Granollers in Spagna, le università di Laurea e Lamk in Finlandia, Nis in Serbia, il Castello di Weißenfels in Germania, e il Transylvania Trust in Romania. Il prossimo incontro in seduta plenaria di tutti i partner, finalizzato alla definizione degli aspetti chiave della redazione della proposta progettuale per la richiesta del finanziamento, sarà il 2 e 3 ottobre al castello di Blandy-les-Tours.

I ‘laboratori viventi’, che saranno attivati col progetto, coinvolgeranno istituzioni, studiosi, aziende, laboratori di ricerca, università scuole e cittadini. I risultati andranno nella direzione di pensare una nuova forma aperta di sviluppo museografico, introducendo ad esempio nuove tecnologie, e di ripensare la visione del turismo e del patrimonio.

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