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L’edicola Dall’Angela di Corporeno perde la sua fondatrice, all’età di 84 anni è morta Maria Angela Fortini, per tutti “l’Angela” dell’edicola

DiGiuliano Monari

Mar 15, 2018

Di Giuliano Monari – È un pezzo di storia della nostra terra quello che se ne è andato ieri a 84 anni con la morte dell’Angela, al secolo Maria Angela Fortini. Sì, quella Angela che ha creato un punto di riferimento a Corporeno e dintorni. Aprì con il marito Rino Borgatti l’edicola del paese, era il 25 aprile 1960. L’attività fu poi data in gestione nel 1988 al figlio Renato e alla nuora Cristina che tuttora la portano avanti con amore e passione. L’attività edicola tabaccheria Dall’Angela era conosciutissima, tant’è che una maestra – riferiscono la nuora e il figlio – venne a riferire che durante una lezione durante la quale spiegava i nomi delle attività presenti nel paese, alla domanda: chi vende il pane? i bambini risposero: il fornaio; chi vende la carne? i bambini risposero il macellaio, alla domanda chi vende i fiori, i bambini risposero il fioraio, ma alla domanda chi vende i giornali i bambini risposero L’Angela. Un altro pezzo della nostra storia se ne va. Un pezzo di quell’epoca in cui i nostri nonni, cappello di carta, canottiera, Fiat 750, bottiglione di vino, tra una bestemmia e l’altra hanno tirato su l’Italia distrutta dal conflitto mondiale. L’epoca in cui i valori intrinsechi della famiglia, del lavoro, dell’educazione e del rispetto, erano i mattoni fondanti della società. Una società rurale che in breve tempo, grazie a quelle persone determinate, coraggiose, con grande sacrificio, si è trasformata nell’Italia del baby-boom; un’Italia che, purtroppo, rimane solo nei ricordi. Quando muore un anziano è come se andasse bruciata un’intera biblioteca … tutti i ricordi, le passioni, le sofferenze, le felicità, il vissuto di una persona, va interamente e irrimediabilmente perduto. Nessuno scienziato è ancora stato in grado di trovare un sistema per fare il back-up dei ricordi del cervello umano. E quella enorme biblioteca di sentimenti e umanità vissute si perde. Rimane viva solo nei ricordi di chi è stato accanto alla persona defunta. Ma come dicono gli indiani Sioux: nessuno muore definitivamente finché vive nei ricordi di qualcuno. E l’Angela rimarrà viva, sicuramente, nei ricordi della comunità corporenese, regalandole così una piccola immortalità.

 

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