Di Giuliano Monari – Prendo spunto da una riflessione, che faccio mia e condivido in pieno, del vicesindaco di Cento Simone Maccaferri che esorta a “non proseguire in questa inutile, dannosa e cattiva, ‘caccia alle streghe’.
“Continuare a denunciare che c’è “troppa gente in giro” – scrive Maccaferri -, continuando a mostrare immagini delle vie delle nostre città (e oramai dimenticando completamente i supermercati), e avendo creato un odio generalizzato e isterico verso chi faceva una breve passeggiata o prendeva una boccata d’aria in solitudine – fino a che era consentito – non è un servizio di informazione. E’ vero – dobbiamo stare a casa e dobbiamo essere molto prudenti. È un imperativo categorico e lo stresso all’infinito, perché il mio mestiere non è informare, ma – nel mio piccolo – amministrare un territorio. E lo continuerò a ribadire perché i cittadini debbono capire che il distanziamento sociale è l’unica soluzione possibile!! Ma questo però non vuol dire che i media debbano fomentare isterismi e una collettiva responsabilizzazione individuale in un momento in cui, invece, si dovrebbe vigilare con attenzione sull’operato di chi dovrebbe traghettare il paese fuori dalla pandemia”.