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LA PENNA DI FRANCO MORELLI ALLA ROCCA FINO AL 20 MAGGIO

DiGiuliano Monari

Apr 22, 2019

In punta di penna Franco Morelli ha letto in chiave satirica e caricaturale il suo e il nostro tempo. È stata inaugurata giovedì 18 aprile alla Rocca di Cento, la mostra ‘Franco Morelli: Come per ischerzo? Satira e caricatura’, curata da Gianni Cerioli.

«Con questa esposizione si inaugura una nuova collana di quaderni che illustrano le iniziative della Galleria d’arte moderna ‘Aroldo Bonzagni’ – ha aperto Salvatore Amelio, presidente del Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’ -. Questa è anche l’occasione del debutto del marchio identificativo della Gam, frutto del concorso bandito da Comune e Centro Studi e vinto da Federico Fontana studente dell’Accademia delle Belle Arti. Il tema della caricatura ben si attaglia a questi esordi, dal momento che lo stesso Bonzagni lo sviluppò, ma mentre la caricatura del centese era rivolta e soprattutto al personaggio e al momento storico, Morelli ama evidenziare il contesto cui inquadra il momento caricaturale. Se ne potrà inoltre apprezzare la tecnica raffinatissima, con l’utilizzo della penna a sfera attraverso la quale ottiene straordinaria gradazioni cromatiche».

Morelli ritorna a Cento, dove nel 1946 creò la sezione del Circolo Artisti Dilettanti, già fondata Ferrara un anno prima: dopo ‘Le Divine Commedie’ nel 2009 e ‘Franco Morelli Illustratore’ nel 2011, ora è delle opere che l’artista ha dedicato alla satira sociale e politica dell’Italia degli anni ’80 e ’90. Come allora anche in questo caso la vedova, Anna Luisa Bianchi Morelli, affiancata da Marina Accardi, donerà al Comune il nucleo delle 25 opere esposte.

A introdurre la mostra Gianni Cerioli, curatore e massimo esperto di Franco Morelli, conosciuto per il tramite di don Franco Patruno, che lo ha definito «il miglior illustratore del secondo Novecento ferrarese».

«Un artista che, a causa della malattia, ha imparato a disegnare con la sinistra, sapendo auto formarsi e, di più, sapendo definire aspetti determinati della propria arte. Attraverso la tecnica con la penna Bic e applicandosi in un lavoro certosino è riuscito a cogliere aspetti che con la pittura si perderebbero. La tradizione caricaturale, che passa dai Caracci a Guercino a Bonzagni, viene vissuta da Morelli come una caricatura di situazione, che cerca di avanzare delle istanze con un mezzo espressivo povero, come la biro: e ci arriva quello che vuole dire solo con la punta della penna. Notiamo un’intelligenza visiva di estrema qualità e una cultura visiva formidabile».

L’esposizione si potrà ammirare fino al 20 maggio 2019. Questi gli orari di apertura: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

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