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PREMIO ALFREDO RAMPI LETTERATURA E INFANZIA I° ED. 2015 AD ALESSANDRO ALBERTI DELLA CLASSE IV B – SCUOLA PRIMARIA “ELISABETTA RENZI” DI CENTO

DiGiuliano Monari

Mag 6, 2015

premio rampiNel 2014 il Centro Alfredo Rampi onlus e la Fondazione Alfredo Rampi intitolati al piccolo Alfredino, il bambino di sei anni caduto nel 1981 in un pozzo a Vermicino e deceduto dopo un paio di giorni, hanno istituito in collaborazione con INAIL il “Premio Alfredo Rampi”, articolato in diverse sezioni con lo scopo di creare un evento culturale che potesse giungere agli animi e alla sensibilità di molti, grazie alle potenzialità del linguaggio letterario, al fine di approfondire anche delle tematiche legate all’infanzia.

Il concorso, articolato in 3 sezioni, prevedeva anche una sezione tematica speciale – Scuola dal titolo “Mi rischio tutto!”, intendendo ‘rischio’ nella sua accezione più ampia.

Il centese Alessandro Alberti, studente della scuola primaria “Elisabetta Renzi” della classe IV B, ha partecipato a questo concorso nazionale presentando un racconto intitolato “Terremoto di figure” e si è aggiudicato il 1° premio come miglior elaborato nella sezione scuola elementare.

Il 18 aprile scorso a Roma si è tenuta la cerimonia di premiazione presso la prestigiosa Sala della Protomoteca del Campidoglio alla presenza dei componenti della giuria, della giornalista Cinzia Tani e di un folto pubblico; nel corso della mattinata sono stati letti alcuni passi significativi degli autori premiati.

Alessandro (nella foto il secondo da destra con i compagni di classe e il maestro), visibilmente emozionato, ha presenziato accompagnato dal maestro Alberto Ferri e da alcuni compagni che hanno ritirato un premio speciale per la classe.

La giuria, presieduta da Walter Veltroni e composta da scrittori, fra i quali ricordiamo Lia Levi, giornalisti, critici letterari, docenti universitari, editori, il direttore di Rai Educational e Rai scuola, ha assegnato il premio ad Alessandro con la seguente motivazione:

 

Drammatico e intenso racconto del terremoto in Emilia, secondo la prospettiva di un bambino. L’esperienza del terremoto è trasportata nella Pinacoteca della città, dove l’evento traumatico fa vivere letteralmente i personaggi di alcuni quadri. Ottime capacità espressive, linguaggio appropriato, sintassi lineare ma non elementare (se si pensa che sia stato scritto da un bambino di III primaria!).

Notevole la fantasia e l’accuratezza della descrizione, anche nei dettagli di storia dell’arte.

La storia è originale, nel suo intreccio che lega elementi del reale a belle immagini fantastiche. Bella e credibile la descrizione delle modifiche causate dalla catastrofe sia agli animi che agli edifici. Bella anche l’immagine del portico della Pinacoteca preso a simbolo della distruzione. Ottima capacità di scrittura e di sintesi. Fuori dal comune l’immaginazione.

Un bambino con una gran dote di coraggio e sensibilità. 

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