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IL FUEGO 51 ASSOLTO: c’è un progetto di spostamento in via Ferrarese

DiGiuliano Monari

Ott 19, 2013
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Di Giuliano Monari – Fotoservizio Lia De Luca
“Alla fine i buoni vincono sempre, perché abbiamo vissuto questi quattro anni con accuse assolutamente non vere”. E’ con queste parole che i soci del Fuego 51 aprono la conferenza stampa per spiegare il loro percorso ad ostacoli che ha caratterizzato gli ultimi anni di attività dopo la denuncia, il processo ed infine, notizia dei giorni scorsi, l’assoluzione da ogni accusa. “Dal nostro punto di vista – spiegano – ci sentiamo buoni e abbiamo sempre cercato di collaborare con i vicini, che invece non ci hanno mai dato la loro collaborazione. Abbiamo sempre cercato il dialogo che non abbiamo ottenuto. Abbiamo cercato di fare cose non di nostra competenza, tipo tenere pulito il parco. Le accuse, secondo noi, sono state per partito preso e per accanimento contro il locale. Noi siamo sempre stati disponibili al dialogo che invece i vicini ci hanno sempre negato”. Queste parole vengono da uno dei soci, Matteo Balboni, detto kinder. Quindi – chiosa Balboni -” prendiamo questa sentenza come un ristabilire la verità e la giustizia”. I fatti – ricordiamo – risalgono ad oltre quattro anni fa e, con l’assoluzione del Fuego 51, si chiude la lunga vicenda legata al locale estivo di via Parco del Reno. Il giudice Diego Matellini ha assolto tutti gli imputati per “disturbo del riposo delle persone” nell’ambito del processo al Fuego 51, il locale di Cento che sorge presso il parco del Reno. Alla sbarra c’erano i quattro soci del locale (Luigi Balboni, Matteo e Nicola Balboni, Marco Volta), tutti difesi dall’avvocato Carlotta Gaiani, che forte di una consulenza fonometrica secondo la quale i limiti di volume sarebbero sempre stati rispettati, in sede di arringa ne ha chiesto l’assoluzione. La vicenda prende origine dal grande successo di frequentatori che l’originario chiosco per gelati ebbe nel 2005. Il successo del locale fu tale da creare problemi e notti insonni ai residenti della zona. Già da quell’anno si moltiplicarono gli esposti dei residenti, motivati da schiamazzi notturni, rumori molesti, clacson di auto, urla e quant’altro. Dagli esposti si passò alla denuncia per disturbo del riposo delle persone per fatti risalenti al periodo di maggio e giugno 2009.

“Secondo noi – aggiungono i soci del locale – è inutile ricorrere alle vie legali, bastava che si fossero rivolti a noi e, parlando, avremmo cercato di risolvere il problema”. Per il futuro – spiegano – “

Il comune ha fatto la proposta di trasferimento in via Ferrarese e noi, ora, stiamo valutando l’ipotesi. La nostra volontà è quella di spostarci, ma per fare questo siamo valutando tutti i dettagli. Ora, stiamo aspettando le valutazioni del Comune. Ringraziamo l’operato dell’avvocato Carlotta Gaiani. Ora continueremo nella nostra normale attività sapendo di essere passati attraverso la verifica giudiziaria ed essere usciti puliti”.

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