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CENTO: Editoriale – La burocrazia cieca e sorda ha ‘ruspato’ un pezzo di storia, demolito il Chiosco della ‘Carla’ – Di Giuliano MONARI

DiGiuliano Monari

Dic 7, 2018

Editoriale, di Giuliano MONARI – Senza appello. Giù il Chiosco della ‘Carla’. Brutta pagina per la città di Cento che, dopo l’abbattimento del Chiosco Niky di fianco alla Stazione delle corriere, vede scomparire sotto i colpi delle ruspe un pezzo di storia che legava migliaia di cittadini che, in oltre 50 anni, hanno frequentato i Giardini conosciuti come i ‘I Giardini della Carla’.

Al secolo Carla Sabatina Iberite, “la Carla”, come tutti la chiamavano affettuosamente, ha gestito con professionalità e tanta caparbietà il ‘suo’ chiosco, alternando la sua attività di gelataia con quella di poetessa che le è valsa numerosissimi riconoscimenti, anche a livello nazionale. Dopo la sua morte, nell’agosto del 2016, il chiosco era rimasto chiuso e la famiglia ha tentato in ogni modo di ricollocare l’attività cercando un acquirente che proseguisse sul solco di Carla. Niente da fare. La burocrazia si è abbattuta come uno tsunami sulla famiglia che non è riuscita nell’intento. Stamani la demolizione. Una valanga di commenti di disappunto e di tristezza si sono riversati sui Social. Una pagina triste per la Città del Guercino che, a quanto pare, non riesce a battere le carte bollate e soccombe, lasciando un vuoto culturale difficile da accettare. Buona vita Cento, così proseguendo ne hai veramente tanto bisogno.

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