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“MI AMAVI ANCORA…” CON ETTORE BASSI E SIMONA CAVALLARI ALL’AUDITORIUM PANDURERA

DiGiuliano Monari

Feb 2, 2020

Di Laura Guizzardi – L’anteprima “Mi amavi ancora” consiste nell’intervista del direttore Giuliano Monari, del giornale telematico areacentese.com, con gli interpreti della commedia drammatica: Ettore bassi (Pierre), Giancarlo Ratti (Daniel),Simona Cavallari (Anne) e Malvina Ruggero (Laura) e il pubblico in sala che, con attenzione e curiosità notano la professionalità, la simpatia e allo stesso tempo il feeling presente all’interno della compagnia teatrale. Il direttore, ha diretto un’intervista avvolgente e interessante, con risate tra i protagonisti della commedia e il pubblico in sala. Un viaggio a 360°con gli attori, sul percorso della notorietà nell’essere famosi e allo stesso tempo, le cause che possono sopraggiungere nel percorso lavorativo e le soddisfazioni nel loro campo professionale. Al direttore, spicca un’affermazione: l’attore ha un vestito che si deve adattare in ogni situazione e rivolgendosi ad Ettore Bassi – “Lei, cosa ne pensa di questa affermazione?” L’attore con tono pacato e distinto afferma – “A teatro l’essere umano vede se stesso sul palco, è uno scambio, un incontro di crescita professionale ed umana”. L’intervista si chiude con una nota di merito al gruppo di attori-professionisti che, con cordialità e professionalità hanno risposto con gentilezza e con battute scherzose al pubblico. Il tutto si racchiude con un brindisi in sala, prima dello spettacolo vero e proprio.

Mi amavi ancora”si fa notare sul palco con una scenografia invadente con la presenza di due quadri che rispecchiano le abitazioni delle due donne protagoniste della storia d’amore tra Ettore Bassi (Pierre) e Simona Cavallari (Anne) e l’amante Malvina Ruggero (Laura).

Il nocciolo della storia, è la morte dello scrittore e drammaturgo Pierre, in un incidente in macchina. Nel tentativo, di mettere in ordine i documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia, che tratta di un uomo sposato, scrittore appassionato ed innamorato di una giovane attrice, di nome Laura Dame. Verità o finzione? Il dubbio e la domanda: ”Mi amavi ancora?” Domanda pertinente che si ripete continuamente e si logora durante l’intero spettacolo, da Anne. Il testo scritto dal defunto Pierre, diventa il protagonista principale della storia. Nella mente di Anne si insinua il sospetto che, l’attrice sia l’amante. Le sue ricerche diventano spietate con tratti ossessivi. Scruta il passato, i flashback prendono potere in situazioni inaspettate all’occhio dello spettatore che, si immedesima in questi personaggi in cerca di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano: realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia. Il brillante Daniel (Giancarlo Ratti) migliore amico di Pierre, riesce a rassicurarla ma il tarlo che si è insinuato nella mente di Anne, è schiacciante a tal punto che la disperazione finale,porta a una domanda concreta e decisa nei riguardi di Pierre prima di morire ”Mi ami ancora?” urlando a squarciagola verso di lui. Il silenzio incombe tra i due protagonisti e il silenzio dello scrittore, porta la moglie a capire che l’amore non è eterno e la persona che amiamo, a volte non è ciò che sembra. La maschera cade e, tutto finisce con il silenzio; vera risposta di un futuro che non esiste. Una nota di rammarico è la mancanza in sala di un pubblico giovane. La cultura va preservata e sostenuta e chi meglio dei nostri giovani può mantenerla viva!La cultura è il pane del nostro sapere e il futuro delle nostre generazioni.

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