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SICUREZZA: Il Movimento 5 Stelle “serve una vigilanza di quartiere”

DiGiuliano Monari

Nov 26, 2015

rinascita 5 stelle cento“Una soluzione immediata per la sicurezza del territorio, a costo zero” Gli attivisti di “Cittadini a 5 Stelle Cento e Frazioni”, di fronte alla diffusione della criminalità nel territorio, propongono di attivare il “Neigbourhood Watch”, ovvero vigilanza di quartiere o sorveglianza di quartiere. “Una soluzione immediata, senza nessun costo, non invasiva e soprattutto gia collaudata in diversi territori sia locali che internazionali”, spiegano gli attivisti del Movimento. Il sistema, spiegano, “nasce negli Stati Uniti negli anni 70 con buoni risultati, poi esportata prima in Inghilterra, nel resto dell’Europa poi in Italia nei primi anni 80. Non sono necessarie sofisticate apparecchiature, nessuna arma e neppure quell’impegno che comportano le ronde di quartiere. Tutto è legato a senso civico, organizzazione e collaborazione tra vicini di casa e segnalazione e organizzazione tra le forze dell’ordine. Dopotutto quale potrebbe essere il miglior sistema di sorveglianza a prova di sabotaggi se non il proprio vicino?” “Tutti noi – aggiungono – siamo perfettamente a conoscenza della nostra abitazione e dei veicoli conosciuti e sconosciuti che circolano attorno la nostra via, piazza o quartiere, quindi con una rete di comunicazione tra vicini, per quello che può essere un rumore sospetto, un antifurto che suona, un cane che abbaia o un auto sospetta, organizzandosi con strumenti che possono essere comunicazioni telefoniche, Whatsapp, Facebook, Email, Sms e comunicare al vicinato situazioni critiche per poi essere segnalate, per non creare confusione, da una persona definita nel gruppo, alle forze dell’ordine che sono cosi dotate di un nuovo strumento di monitoraggio e di vigilanza gratuito in più luoghi contemporaneamente. Questo deve però essere appoggiato da una certa efficenza di risposta alla chiamata. L’installazione di cartelli che segnalano la presenza di questa sorveglianza di vicinato nel quartiere, anche riportato in altre due, tre lingue diverse dall’italiano, servono come deterrente per avvisare eventuali malintenzionati che nel quartiere ci sono persone vigili che osservano movimenti sospetti ad accorrere qualora un vicino sia in difficolta e alla segnalazione alle forze dell’ordine. Questa maggiore collaborazione e consapevolezza di proteggere ma anche di essere protetti, instaura quel senso di fiducia e sicurezza che ultimamente viene meno. Tutto questo può essere organizzato e adattato alle più svariate situazioni, ma essere anche integrato da pattuglie di vigili urbani o polizia locale anche in orario notturno o da webcam installate in punti strategici o all’inizio e alla fine della via che registrano o fotografano sequenze magari su Cloud, per risalire ad eventuali responsabili di furti gia andati a segno. Le integrazioni a questo sistema può essere organizzato o integrato in qualsiasi modo ed eventualmente esteso oltre che per la sicurezza, anche per vandalismi o danni ambientali”.

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