• Dom. Apr 28th, 2024

Il primo giornale telematico di Cento

Sostenere le attività di vicinato – mettere in campo una politica dedicata al contenimento del costo degli affitti ad uso commerciale – l’intervento di Ascom a Cento

Foto e video dal cielo per immagini uniche e ad altezza ‘zero’ con droni cinewoop per filmati pieni di adrenalina …

Intervento di Silvia Pedriali, presidente della delegazione Ascom Confcommercio a Cento “La recente puntata di Linea Verde andata in onda il 3 marzo 2024 ha portato la nostra Cento sui teleschermi nazionali. La puntata ha messo in risalto tante eccellenze del nostro territorio, sulle quali dobbiamo continuare ad investire e che dobbiamo sostenere e promuovere affinché possano essere non solo conservate, ma anche incrementate.
In questa logica è fondamentale avere costantemente cura del tessuto urbano, nel quale rivestono un ruolo indispensabile le attività commerciali e di vicinato, che con la loro presenza e la loro attività consentono al nostro territorio di essere fruibile quotidianamente per chi ci abita e al tempo stesso ospitale per i visitatori.
I turisti che in queste settimane hanno partecipato al Cento Carnevale d’Europa e che hanno fatto visita alla Pinacoteca del Guercino hanno potuto fare affidamento sulla presenza di attività commerciali sia nel centro storico, sia nelle frazioni che hanno attraversato per arrivare in centro. Gli esercizi commerciali di vicinato sono un corredo fondamentale per il funzionamento del turismo locale e rappresentano un valore aggiunto per gli eventi stessi, grazie alla garanzia di qualità e di professionalità che possono offrire anche ai non residenti.
Nel nostro territorio troviamo botteghe storiche ed attività moderne l’una a fianco all’altra, in un connubio di tradizione e di novità che purtroppo assiste sempre più spesso alla chiusura di una saracinesca. 
Il settore dei piccoli esercizi di comunità ha infatti pesantemente risentito del calo negli ultimi anni dei consumi interni, ma anche delle criticità più strutturali relative ai cambiamenti degli stili di acquisto e all’arrivo dei grandi operatori del commercio online, in un periodo storico in cui l’emergenza sanitaria Covid e il caro energia hanno contribuito a rendere più pesanti e più difficili da sostenere non solo i costi del rinnovamento, ma anche i costi primari di gestione continuativa. 
Il rischio di desertificazione per il commercio di vicinato purtroppo sta diventando sempre più concreto; i dati confermano lo stato di sofferenza delle attività, dal nazionale al locale, e per evitare che la nostra città ed il territorio entrino in una spirale complessa è necessario sostenere e rilanciare il tessuto urbano.
La Regione Emilia Romagna con la nuova legge per lo sviluppo dell’economica urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi riconosce questa necessità e promuove una pluralità di interventi diretti a qualificare e valorizzare le aree a vocazione commerciale, a potenziare l’attrattività dei centri urbani e turistici e a sostenere le aree e i piccoli centri caratterizzati da fenomeni di ‘rarefazione’ commerciale.
Per raggiungere questo obiettivo di rilancio dell’area urbana e di riqualificazione commerciale delle strade, delle piazze e di tutte le aree urbane è opportuno mettere in campo anche alcune strategie congiunte fra privato e pubblico per cercare di trovare soluzioni anche sul tema dei costi degli affitti, che in questi anni è stato uno dei motivi che ha scoraggiato l’apertura di nuove attività e che ha creato non poche difficoltà anche agli esercizi già esistenti. Sarebbe utile ad esempio valutare la previsione di contributi e di agevolazioni che possano incentivare la riapertura di vetrine a fronte strada sfitte da tempo, sia da parte di nuove imprese, anche in forma di associazioni, sia da parte di imprese già esistenti che intendono aprire nuove unità locali oppure ampliare i loro spazi.
Vogliamo tenere accese le luci nelle attività commerciali, artigianali e professionali nostro territorio, perché dove ci sono negozi esistono vitalità, vivibilità, servizi, sicurezza e decoro”.