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Velocizzare la Cispadana: Noi Cento, “difficile capire le motivazioni del PD”

DiGiuliano Monari

Lug 31, 2013

Di Giuliano Monaricispadana

“L’Ordine del giorno dei consiglieri del PD messo agli atti del Consiglio Comunale del 31/7/13 che ha come tema una richiesta di “velocizzazione” della apertura dei cantieri relativi alla Autostrada Cispadana– si legge in una nota di Noi Cento – è un atto di difficile comprensione.Diamo per conosciuto il dibattito sulla (forse) erigenda autostrada che secondo la classe politica oggi al governo a Cento, in Provincia e in Regione, unitamente a parte della opposizione (centro destra) sarà la panacea economica di tutti i mali del nostro territorio, mentre per i più assennati ambientalisti, comitati, gente comune e alcune forze di opposizione sarà invece un colpo durissimo ad ambiente e popolazioni residenti, non portando, tra l’altro, benefici economici di sorta. Ora non vi è stranezza nel fatto che il PD chieda di “fare più in fretta” (ma ci chiediamo a chi rivolge la domanda, visto sono al governo di tutte le istanze che presiedono il processo, ovvero si fanno la domanda e si danno la risposta?), è strano, sorprendente, incomprensibile che chiedano di rendere l’impatto ambientale di tale opera il più “soft” possibile.
E’ incomprensibile perché tutto è già deciso, semmai c’è da chiedersi dove erano i solerti consiglieri negli anni scorsi, tempi in cui forse qualche modifica si poteva tentare di ottenere. Adesso riesce difficile pensare di poter mettere mano a un progetto che si pensa definitivo. Qual’è il senso della richiesta? Va anche detto che questi consiglieri sembrano ignorare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che ha ricevuto da Roma una serie di sonori ceffoni (24 pagine di precisazioni, richieste di approfondimento, chiarimenti) della serie: il progetto così com’è NON VA BENE! E’ come minimo da rivedere. Pomposamente liquidato in Regione come il miglior progetto possibile, sembra essere di un’approssimazione che stupisce e preoccupa. Si aggiunga che dopo il sisma del 2012 come minimo ai cittadini andrebbe spiegato chi, come, dove e quando (e con quali atti consultabili pubblicamente) si è proceduto a rivedere l’intera opera tenendo conto della nuova sismicità del territorio (i progetti sono ante 2012). Ribadiamo quindi – concludono- tutte le nostre preoccupazioni (dando per scontata la contrarietà all’opera) condividiamo le osservazioni di Legambiente e critichiamo l’approssimazione e la sottovalutazione che questa classe dirigente targata PD sta profondendo a piene mani su questo progetto.”

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