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Carnevale: I biglietti di ingresso alle sfilate non dovranno essere nominativi

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Nov 19, 2021

Un’ottima notizia per il Carnevale. Grazie ad un emendamento proposto dal senatore Gianluca Ferrara e approvato in Senato con il Decreto Capienze gli organizzatori dei Carnevali italiani sono esonerati dall’applicazione della Legge Battelli ovvero dall’emissione di biglietti nominativi.

La legge Battelli entrata in vigore nel 2019 nasceva con l’intento di eliminare il rischio del secondary ticketing ovvero il bagarinaggio per tutte le manifestazioni con più di 5000 spettatori e aveva messo in crisi tutti i carnevali a cui si accede con biglietto di ingresso.

L’istanza è stata motivata dalle insormontabili difficoltà organizzative che i Carnevali si trovavano a dover gestire per l’emissione del biglietto nominativo con la conseguenza di creare lunghissime file alle casse per l’acquisto del biglietto oltre che incidere sui bilanci per  maggiori oneri richiesti dal maggior impiego  di risorse umane  necessarie alla gestione della biglietteria ed  avere effetti sulle finalità sociali di alcune tipologie di biglietti come l’abbonamento  che soddisfa l’esigenza di far accedere tutta la famiglia .

Un iter lungo e che ha richiesto anche una Audizione nella prima Commissione Affari Istituzionali del Senato di alcuni giorni fa durante la quale sono stati auditi  il presidente di Venezia Piero Rosa Salva, il presidente del Carnevale di Putignano Maurizio  Verdolino  e il vice presidente della Fondazione Carnevale Marco Szorenyi che hanno illustrato le enormi difficoltà degli organizzatori dei Carnevali nella gestione della biglietteria derivanti dall’applicazione della legge, oltre che rappresentare il venir meno della funzione sociale del biglietto per partecipare alle manifestazioni carnevalesche.

 A conclusione del lungo e difficile iter che ha portato all’approvazione dell’emendamento noi tutti desideriamo ringraziare il Senatore Gianluca Ferrara per aver promosso e presentato l’emendamento, il Ministro della Cultura Dario Franceschini che ha compreso le difficoltà e sostenuto l’istanza e i parlamentari che hanno contribuito all’approvazione dell’emendamento.

Con la difficile e precaria situazione che stiamo vivendo, questa notizia è una boccata di ossigeno. Infatti per le prossime edizioni, non ci saranno più biglietti nominativi e questo consentirà l’accesso ai vari eventi a più persone e non in versione esclusiva al titolare.  Questa opportunità ha anche un risvolto etico, dato che conserva la finalità sociale e conviviale tipica del carnevale, per non parlare dell’aspetto pratico: non sarà necessario esibire un documento di riconoscimento e quindi le file all’ingresso saranno sicuramente più snelle.

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