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Cento: In Pandurera la Prosa con Alessandro Preziosi in “Vincent Van Gogh; L’odore assordante del bianco”

DiGiuliano Monari

Dic 6, 2019

In arrivo il primo appuntamento di prosa della stagione 2019/2020 al teatro Pandurera di Cento. Ad inaugurare il cartellone, mercoledì 11 dicembre p.v., lo straordinario Alessandro Preziosi  che interpreterà il pittore Vincent Van Gogh in “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco.”

C’è l’odore e, dunque, il richiamo al senso dell’olfatto ma anche qualcosa di assordante che intacca spaventosamente l’udito del protagonista, così come quello dello spettatore; quel qualcosa è il non-colore, il bianco, il rimando alla vista. Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco, in effetti, si fonda sull’intreccio di tre sensi: l’olfatto, l’udito e la vista, uniti tra di loro in un ossimoro scomodo che anticipa violentemente la scena che si pone di fronte al pubblico in sala.

Con la sua drammaturgia asciutta e tagliente, ma ricca di spunti poetici, Stefano Massini riflette sul tema della creatività artistica in una sorta di thriller psicologico che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

“Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento in manicomio di Vincent Van Gogh, interpretato da Preziosi, lo indaga sulla complessa creatività artistica del pittore olandese, lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Il testo vincitore del Premio Tondelli per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” è ricco di spunti poetici, offrendo considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.

La devastante neutralità del vuoto in cui è rinchiuso Van Gogh, ovvero il manicomio di Saint Paul, viene rappresentata da una scenografia completamente bianca. Ma è un bianco che parla con i suoi dettagli, come gli inconfondibili tratti del “Campo di grano con volo di corvi” che appaiono in bassorilievo sullo sfondo. E non è l’unico elemento su cui soffermare l’attenzione. Bellissimi i momenti con le ombre sulle pareti in cui sono le pareti stesse a diventare scena.

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