Le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) restano operative nel territorio provinciale di Ferrara. Il ruolo delle Usca è, come noto, quello di seguire i pazienti affetti da Covid 19 o che sono sospetti positivi, presso il loro domicilio, al fine di erogare le necessarie prestazioni e di evitare che debbano infrangere l’isolamento per le pratiche sanitarie, accrescendo così il rischio di contagio. Le Usca eseguono dunque tamponi a domicilio per coloro che non sono nelle condizioni di recarsi ai tampon drive con propri mezzi, somministrano le terapie e monitorano le condizioni dei pazienti. Possono essere attivate dal medico di medicina generale o dalla continuità assistenziale o da altri servizi aziendali, ed intervengono entro 48 ore dal momento dell’attivazione.
Durante la fase più critica della pandemia, in provincia di Ferrara le Usca hanno effettuato oltre mille interventi a settimana. Anche se tale volume di attività è in forte calo, tanto che nell’ultima settimana gli interventi sono stati circa 300, si è valutato che le Usca siano ancora importanti e che quindi vadano mantenute con risorse adeguate, contemperando anche la necessità di riprendere sempre più compiutamente tutte le attività extra-Covid e di recuperare prestazioni procrastinate per la pandemia.
Le Usca saranno dunque mantenute in tutte le cinque sedi attuali (Ferrara, Copparo, Bodeno, Argenta, Comacchio) con un monte ore settimanale adeguato a coprire le necessità per la presa in carico dei soggetti candidabili in tutti i Distretti. Questo nuovo assetto interno, che prenderà il via lunedì 11 aprile (fino ad allora resterò l’assetto attuale), prevede anche una flessibilità di impegno delle competenze professionali mediche e infermieristiche, tale da garantire che il servizio possa tempestivamente essere ri-modulato, se e quando necessario, in base alle esigenze suggerite dalle variazioni della curva pandemica.