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IL’ WEST NILE DISEASE’ E’ TORNATO: LA ZANZARA E’ IL VETTORE

DiGiuliano Monari

Ago 13, 2013

Di Giuliano Monariwest nile

DIFENDIAMOCI DALLE PUNTURE! Le zanzare sono vettori di malattie importanti come la West Nile Disease. Mai abbassare la guardia. I sistemi regionali di sorveglianza entomologica e veterinaria hanno fornito in questi giorni l’evidenza che il virus West Nile è tornato a circolare nella nostra Regione ed anche in provincia di Ferrara.
Campioni di zanzare, infatti, sono risultati positivi a Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara; inoltre è risultato pure infetto un gheppio (un piccolo falco). Il virus West Nile è periodicamente ospitato da uccelli selvatici di molte specie, e viene principalmente trasmesso attraverso le punture di zanzare, in particolare le zanzare Culex, da noi le più comuni. La malattia detta West Nile Disease può colpire uomo e cavalli; viene trasmessa da zanzare che hanno assunto il virus da volatili selvatici. Spesso clinicamente inapparente, in alcuni casi si manifesta con una febbre simil-influenzale di breve durata ed in rarissimi casi può assumere anche forme più gravi come la menigoencefalite. Diventa quindi necessario difendersi dalle puntura di zanzara sia nei luoghi chiusi che all’aperto. Nei luoghi chiusi proteggiamoci con zanzariere e dissuasori (spiralette, piastrine, etc); all’aperto, dal tardo pomeriggio alla mattina seguente, con repellenti sulla pelle esposta ed lunghi e larghi ma leggeri, che coprano il più possibile, meglio se chiari. Ognuno di noi, inoltre, deve condurre appropriata lotta contro le larve di zanzara nei propri terrazzi, giardini e cortili. Bisogna eliminare ristagni di acqua che possono attirarle ed è consigliabile tenere nelle vasche d’ornamento e nelle fontane dei pesci rossi, predatori delle larve di zanzare tigre. La zanzara, infatti, depone le uova in contenitori in cui è presente acqua stagnante, al momento della schiusa delle uova, l’insetto ha bisogno di pochissima acqua per la trasformazione in adulto: bastano un sottovaso, un tombino, un secchio. Eliminiamo perciò tutti i possibili contenitori di acqua all’aperto ed usiamo i prodotti larvicidi per i ristagni d’acqua non eliminabili (tombini, bocche di lupo lungo le strade, caditoie e grigliati per la raccolta delle acque piovane …). I prodotti larvicidi devono essere utilizzati da aprile a ottobre con cadenza periodica, secondo le indicazioni riportate sulle confezioni. Gli organizzatori di eventi serali all’aperto devono trattare i luoghi con idonei insetticidi 48 ore prima dell’utilizzo (per manifestazioni serali in aree pubbliche saranno i Comuni a provvedere). Analoghe misure valgono per chi detiene equini, i quali però possono pure venire vaccinati per la malattia (mentre non esiste vaccino per l’uomo).

 

Altre informazioni possono essere richieste all’URP: urp@ausl.fe.it

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